5 curiosità su "Bianco, Rosso e Verdone" che non conoscevi

Sicuri di sapere tutto su "Bianco, Rosso e Verdone"? Ecco tutto le curiosità sul mitico film di Carlo Verdone

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“Bianco, Rosso e Verdone” è senza dubbio uno dei film più famosi di Carlo Verdone e la pellicola che ha consacrato la fame e il talento del grande regista e attore.

La mitica Magda – Il personaggio di Magda, la moglie di Furio, stremata dalle sue ossessioni, è ormai entrato nell’immaginario collettivo. Per interpretarla Carlo Verdone voleva un’attrice che avesse un volto tipicamente torinese e che ricalcasse molto i tratti del viso della famiglia Agnelli.

Alla fine, dopo molti provini, venne scelta l’attrice russa Irina Sanpiter. Per risolvere il problema della lingua l’artista venne doppiata dall’italiana Solvejg D’Assunta.

La nonna – In “Bianco, Rosso e Verdone” Elena Fabrizi interpreta la nonna di Mimmo, uno dei personaggi della pellicola. Inizialmente Sergio Leone non voleva scritturare l’attrice per via della sua salute precaria.

Il produttore temeva che, poiché la donna soffriva di diabete, questo avrebbe creato dei problemi durante le riprese. Dopo molti provini ad attrici romane e grazie all’insistenza di Verdone, venne scelta proprio la Fabrizi.

Le riprese – Il film è ambientato d’estate, ma venne girato soprattutto nell’autunno del 1980. Carlo Verdone, nei panni di Mimmo e Pasquale, dovette affrontare il clima freddo con abiti estivi.

La “spia” sul set – Il produttore Sergio Leone chiese a Luca Verdone, fratello di Carlo e aiuto regista nella pellicola, di fornirgli di nascosto un resoconto quotidiano delle riprese per essere sempre informato su ciò che accadeva sul set.

Furio e Alberto Sordi – Prima dell’uscita di “Bianco, Rosso e Verdone”, Leone temeva che il personaggio di Furio non sarebbe piaciuto al pubblico e che l’avrebbe detestato. Per questo organizzò una proiezione in casa sua invitando Alberto Sordi, Monica Vitti e il calciatore Paulo Roberto Falcão.

I tre rimasero conquistati da Furio, soprattutto Alberto Sordi, che si congratulò con Carlo Verdone. Il giudizio dell’attore romano sciolse tutte le riserve di Sergio Leone, preoccupato che il film non avrebbe avuto successo.

Il produttore aveva dei dubbi anche per il titolo, poiché assomigliava molto a “Bianco, rosso e…” un film con Sofia Loren che si era rivelato un flop. La proiezione privata e il giudizio di Sordi però gli fecero cambiare idea.

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