5 fenomeni naturali rari come l’eclissi solare totale

Non esiste solo l'eclissi solare totale: ecco cinque fenomeni naturali particolarmente straordinari e rari

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L’eclissi solare totale è stato un evento seguitissimo negli Stati Uniti. Il 21 agosto tutti hanno alzato gli occhi al cielo per seguire questo fenomeno atmosferico molto particolare. Ad emozionare di più gli spettatori è stato scoprire che si trattava di qualcosa di molto raro, che si verificherà di nuovo nel 2026, quando un’eclissi totale di Sole interesserà Islanda e Nord della Spagna. In realtà esistono moltissimi altri fenomeni naturali che sono altrettanto (se non di più) difficili da vedere.

Le cascate di sangue – Misteriose e impressionanti, si trovano nel ghiacciaio Taylor e sono state scoperte nel 1911, dal geologo australiano Griffith. Sono caratterizzate da striature rosso sangue che attraversano il ghiaccio e nascono per via dell’erosione di alcune rocce contenenti ferro situate alla base dell’iceberg.

I fulmini globulari – Si tratta di uno dei fenomeni naturali più rari e misteriosi di sempre. Sono delle palle che sprigionano calore e luce e possono essere bianche, blu, gialle o rosse. Compaiono all’improvviso e danzano nel cielo, ma riescono anche a superare porte e finestre.

L’accoppiamento del pesce palla – Questa specie, che si trova in Giappone, si accoppia seguendo un rituale di corteggiamento molto particolare, durante il quale l’animale disegna sulla sabbia cerchi e linee, realizzando vere e proprie opere d’arte. L’obiettivo? Attirare una femmina e conquistarla. Vedere queste creazioni non solo è complicato, ma anche molto difficile.

Le pietre mobili – Questo fenomeno geologico si verifica da anni in California, nella Racetrack Playa. Qui si trova un lago asciutto, situato proprio nella famosa Valle della Morte, dove le pietre compiono lunghi percorsi senza l’intervento di animali o uomini. La causa? Per gli esperti il vento, che farebbe rotolare i massi.

Temporale sporco – Si tratta di eventi atmosferici che si verificano in occasione di eruzioni vulcaniche. Nella nube piroclastica che si solleva sopra il cratere si crea una vera e propria tempesta, con fulmini e saette. Il fenomeno è stato osservato l’ultima volta durante l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull, ma anche nel 1944 quando il Vesuvio si risvegliò.

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