Alfred Nobel: storia del chimico svedese che inventò la dinamite

Alla scoperta di Alfred Nobel, inventore svedese a cui è stato dedicato il prestigioso premio

20 Ottobre 2016

In questi giorni si è discusso moltissimo dei Premi Nobel, assegnati nelle sei discipline previste ( medicina, fisica, chimica, letteratura, pace ed economia) ad altrettante personalità illustri. Fra congratulazioni e immancabili polemiche si rischia però come sempre di far passare in secondo piano la figura dell’inventore di questo prestigioso premio, ovvero lo scienziato e inventore svedese Alfred Nobel. Andiamo alla scoperta di questo personaggio particolare, che con le sue invenzioni ha lasciato un importante patrimonio all’umanità.

Alfred Nobel nasce nel 1833 a Stoccolma da un’agiata famiglia di industriali svedesi, dalla quale riceve un’istruzione privata di primissimo livello. Fin da piccolo Alfred mostra una spiccata propensione per le lingue straniere (in particolar modo l’inglese) e per la chimica, soprattutto nel ramo degli esplosivi. A quel tempo l’unico esplosivo ancora conosciuto e largamente diffuso era la polvere da sparo, ma iniziavano a circolare i primi esperimenti sui nitrati. Questa sua passione lo porta a trasferirsi a Torino, dove conosce Ascanio Sobrero, l’italiano inventore della nitroglicerina. Appena diciassettenne, il giovane Alfred giunge a Parigi dove avrà modo di incontrare il professor Pelouze: Nobel passerà solo un anno nella capitale francese, per poi trasferirsi negli Stati Uniti e proseguire i suoi studi oltreoceano.

Dopo un quadriennio trascorso negli States, dove ha migliorato le sue conoscenze degli esplosivi, Alfred Nobel fa ritorno in Europa, dove inizia a lavorare giorno dopo giorni dei brevetti su bombe e detonatori. La svolta per lui arriva quando riesce a perfezionare l’uso della dinamite, la sua vera grande scoperta di cui depositerà il brevetto nel 1867. La rendita proveniente dal brevetto gli permetterà di intraprendere una serie di attività commerciali, diventando così uno dei primi grandi investitori dell’era moderna e uno dei più influenti in Svezia.

Il modo in cui Nobel riesce ad accumulare fortuna suscita però le invidie di molti e sui giornali cominciano a circolare appellativi poco onorevoli nei suoi confronti: Nobel viene infatti tacciato di essere un mercante di morte e di aver lasciato in eredità all’umanità un’arma letale. Questo suscita preoccupazioni in Alfred, che decide di fare testamento e istituire quello che ancora oggi è conosciuto come premio Nobel. Lo scienziato morirà nel 1896 nella sua villa di San Remo.

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