Anche i re vichinghi si divertivano con i giochi da tavolo

Secondo gli storici i re vichinghi giocavano a boardgame. Secondo alcuni ritrovamenti, pare questi antichi guerrieri fossero appassionati di giochi da tavolo

4 Agosto 2016

I vichinghi amavano i giochi da tavolo : è questa la curiosa notizia che emerge da alcuni recenti scavi archeologici. Meglio conosciuti per il terrore che propagavano nelle popolazioni destinate a venire saccheggiate dai loro soldati, i guerrieri vichinghi erano una nota popolazione che risiedeva nell’attuale Nord Europa. Chi avrebbe mai detto che una popolazione così cruenta amasse svagarsi con i giochi da tavolo? Gli archeologi hanno scoperto due sepolture di guerrieri norvegesi nelle isole Orcadi nelle quali, accanto alle spoglie mortali degli stessi valorosi soldati, furono sepolti pezzi di alcuni famosi giochi e dadi.

Gli studiosi sono propensi a ritenere che questi pezzi siano stati collocati accanto ai corpi dei soggetti morti per commemorare la loro abilità nel gioco durante la vita mortale e per fornire loro un adeguato intrattenimento durante la vita ultraterrena. Mark Hall, curatore del Museo di Perth, ha pubblicato uno studio sulle sepolture vichinghe all’interno del quale afferma che sono state ritrovate ben trentasei tombe che presentavano, al loro interno, giochi da tavolo.

Le tombe che meglio rendono l’idea dell’amore che tale popolo aveva per questa particolare tipologia di svago, sono quelle trovate sulle isole Orcadi di Rousay e Sanday. I kit da gioco presenti all’interno delle tombe venivano collocati in accurate confezioni che preservassero i pezzi dall’usura del tempo. Una delle sepolture risalente al IX secolo DC, conteneva un guerriero con al fianco ben 25 pezzi da gioco e un dado. Secondo Mark Hall i pezzi ritrovati venivano utilizzati per un famoso gioco norvegese chiamato Hnefatafl.

Hnefatafl consta di una tavola reticolare sopra la quale vengono schierati due eserciti i quali si fronteggiano l’un l’altro, proprio come accade nel più famoso gioco degli scacchi. Infatti, tra le varie pedine, è presente un re che occupa la posizione centrale, circondato dai numerosi guerrieri che ne prendono le difese. Lo scopo del gioco consiste nel far rimanere il proprio re sopra il tavolo da gioco, distruggendo tutte le altre pedine avversarie. I dadi, dice lo storico, probabilmente venivano utilizzati in un altro gioco passatempo, un antenato di quello sopra descritto, oggi noto con il nome di backgammon.

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