Arriva la cometa dalla coda verde: ecco quando

Una splendida cometa verde si sta avvicinando alla Terra: ecco come vederla!

4 Aprile 2017
Fonte: Twitter

Il 12 aprile arriva la cometa dalla coda verde, offrendo uno spettacolo che sarà visibile anche dall’Italia. Dopo 5 anni e mezzo questo spettacolo astronomico torna ad illuminare i nostri cieli. Il primo aprile la cometa è passata accanto alla Terra sfiorandola e dirigendosi verso il Sole, ma sarà visibile solamente nei prossimi giorni.

Dunque siamo ancora in tempo per goderci lo spettacolo, armati di binocolo e di telescopio. Denominata 41P/Tuttle-Giacobini-Kresak, la cometa verde è in realtà una stella con una chioma di un verde acceso. Qualche giorno fa ha sfiorato il nostro Pianeta, passando ad una distanza di 21 milioni di chilometri ed ora sta continuando il suo viaggio in direzione del Sole, che arriverà al culmine il 12 aprile, quando passerà attraverso il perielio, ossia il punto più vicino al re del sistema solare.

“La cometa  – ha spiegato Gianluca Masi, astrofisico del Virtual Telescope – appare di un colore verde brillante, quasi fluorescente, perché contiene molecole di carbonio biatomico che producono questo effetto quando sono illuminate dalla radiazione solare nel vuoto dello spazio”.

Venne scoperta il 31 maggio 1858 dall’astronomo statunitense Horace Parnell Tuttle e analizzata successivamente nel 1907 e nel 1951 dal francese Michel Giacobini e dallo slovacco Lubor Kresák. La cometa 41P/Tuttle-Giacobini-Kresak, fa parte della categorie delle stelle gioviane, si tratta di comete che compiono una brevissima rivoluzione intorno al Sole. In particolare la 41P si avvicina al Sole ogni 5 anni e mezzo. L’ultima volta fu nel 2011, ora è toccato al 2017 e la prossima volta sarà, secondo gli ultimi dai, intorno al 2022.

Per questo motivo astronomi e appassionati sono pronti ad ammirarla. Il momento ideale per vederla in tutto il suo splendore sarà il 10 aprile, poco prima che la Luna diventi piena. “Il momento migliore per osservarla è in questi giorni – hanno spiegato gli studiosi -, senza una Luna luminosa in cielo e nelle ore centrali della notte. Purtroppo – hanno aggiunto – non sarà visibile a occhio nudo, la sua luminosità è al limite ma basterà puntare anche un binocolo tra le stelle della costellazione del Drago, tra il Grande e il piccolo Carro per vederla senza difficoltà”.

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