Asteroide 'killer di città' minaccia la Terra: quando è previsto

Un asteroide ha raggiunto una distanza potenzialmente pericolosa per la Terra: in caso di impatto, potrebbe distruggere una città o creare uno tsunami

7 Febbraio 2024
Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Fonte: Thinkstock

Un asteroide che viene chiamato “killer di città”, più grande di uno stadio di calcio, si sta avvicinando in modo molto pericoloso alla Terra più di quanto non sia accaduto nell’arco di un secolo. Il nome dato dalla Nasa all’asteroide è 2008 OS7, pronto a sfrecciare vicino al nostro pianeta nelle prossime settimane, hanno avvertito gli scienziati dell’agenzia americana. L’asteroide ha dimensioni sufficienti da destare una discreta preoccupazione tra gli esperti di spazio: con una larghezza di circa 271 metri, il 2008 OS7 supera la lunghezza della Torre Heron a Londra, a causa delle sue dimensioni e della velocità a cui viaggia – circa 60mila km all’ora – la NASA lo ha classificato come un pezzo di asteroide “potenzialmente pericoloso”, uno dei 25.000 esistenti.

Il prossimo avvicinamento dell’asteroide 2008 OS7 alla Terra è atteso fino a una distanza di 2.8 milioni di chilometri, pari a circa 7.4 volte la distanza media tra il nostro pianeta e la Luna. Questo asteroide orbita intorno al Sole ogni 962 giorni e sebbene il suo prossimo passaggio si verificherà nel 2026, un avvicinamento simile non si ripeterà fino al 2037, quando si avvicinerà a 16 milioni di chilometri dalla Terra.

Per le sue caratteristiche orbitali e le sue dimensioni, l’asteroide è classificato come “potenzialmente pericoloso” dalla NASA, che lo sta tenendo sotto stretta osservazione. Tuttavia, nonostante questo avvicinamento, non vi è alcun rischio per il nostro pianeta. Gli asteroidi sono frammenti rocciosi che rappresentano i resti della formazione del Sistema Solare, avvenuta circa 4.6 miliardi di anni fa. Il 2008 OS7 è uno dei 18.232 asteroidi della classe Apollo, che sono asteroidi in grado di attraversare l’orbita terrestre.

Secondo il Center for Near Earth Object Studies della NASA, il diametro stimato del 2008 OS7 è compreso tra i 210 e i 480 metri. Nel 2032, quando l’asteroide attraverserà di nuovo l’orbita terrestre, l’incontro sarà molto più distante, a 72 milioni di chilometri. La NASA classifica come “Oggetti Potenzialmente Pericolosi” (PHO) gli oggetti con una distanza minima di intersezione orbitale con la Terra inferiore a 0.05 Unità Astronomiche (circa 7.5 milioni di km) e una dimensione maggiore di 140 metri. La maggior parte di questi oggetti sono asteroidi (PHA, Potentially Hazardous Asteroids).

Più del 99% degli oggetti e asteroidi potenzialmente pericolosi conosciuti non costituiranno una minaccia di impatto nei prossimi 100 anni. Tuttavia, nel corso di centinaia o migliaia di anni, le orbite di alcuni di questi oggetti potrebbero evolversi per avvicinarsi alla Terra. Pertanto, la NASA monitora attentamente questi oggetti, mappandone le orbite e mantenendo sotto controllo i loro cambiamenti. L’asteroide 2024 BJ3, scoperto quest’anno, ha un diametro di circa 21 metri e si avvicinerà a 850 mila chilometri dalla Terra, molto più vicino del 2008 OS7. L’asteroide 2024 BP1, con un diametro di 52 metri, transiterà invece più lontano dalla Terra, a 3.4 milioni di chilometri.

Un altro asteroide minacciava la Terra

“Potenzialmente pericoloso”: così la Nasa ha definito un asteroide a forma di arachide largo 200 metri e lungo 400 che è arrivato relativamente ‘vicino’ alla Terra, per la precisione ad una distanza pari a 14 volta quella che separa il nostro pianeta dalla Luna. A scoprire l’asteroide 2015 BN509 – questo il nome tecnico del corpo celeste -, che viaggia ad una velocità di 70,500 km/h, sono stati i telescopi dell’Osservatorio Arecibo di Puerto Rico, che hanno lanciato l’allarme, vista la possibilità non propriamente remota che possa schiantarsi sulla Terra.

“L’asteroide ha una forma particolare che deriva dal fatto che si tratta di un asteroide binario a contatto, in cui le due parti, non potendo orbitare con successo l’una attorno all’altra, sono venute fisicamente a contatto”, ha spiegato il Dottor Edgard Rivera-Valentin, scienziato dell’Universities Space Research Association che studia i dati ottenuti dall’osservatorio portoricano.

“Grazie a questi dati possiamo studiare le loro dimensioni, forma, rotazione, composizione e geologia della superficie – ha aggiunto Rivera-Valentín- Di sicuro possiamo dire che l’impatto di un asteroide di queste dimensioni sulla superficie terrestre potrebbe avere conseguenze devastanti, distruggendo una città o creando uno tsunami“. “Fortunatamente e contrariamente ad altri catastrofi naturali, l’impatto di un asteroide è qualcosa che può essere davvero evitato“, ha comunque voluto sottolineare lo scienziato.

 

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