L’era moderna del tennis ha inizio intorno agli anni ’70, quando la federazione internazionale stila la prima classifica ufficiale dei tennisti più forti del mondo. Fino a quel momento, il ranking mondiale veniva redatto a giornalisti esperti del settore. Il metodo d’assegnazione dei punti, tuttavia, ha subito varie modifiche, l’ultima delle quali (nel 2009) ha rivoluzionato il sistema dei punteggi.
Il ranking ATP è aggiornato ogni settimana a seconda dei risultati dei tennisti e, dal 1973, data ufficiale dell’introduzione della classifica ATP, sono stati ben 25 i tennisti che si sono alternati al primo posto. Ecco i più forti di tutti i tempi.
Il primo a guidare il ranking dell’ATP fu il romeno Illie Nastas, che riuscì a mantenere la vetta per ben 40 settimane, prima che fosse scavalcato da John Newcombe. I veri mattatori della classifica mondiale dei primi anni, tuttavia, furono Jimmy Connors, che tra il 1974 e il 1983 guidò il ranking ATP per ben 268 settimane, John McEnroe e Bjorn Borg, tennista svedese capace di conquistare Wimbledon poco più che maggiorenne. Borg non è stato l’unico svedese a raggiungere la vetta della classifica mondiale e, tra la fine degli anni ’80 e l’ inizio degli anni ’90, anche i suoi connazionali Wilander e Edberg giunsero in cima al ranking. A dominare gli ultimi cinque anni degli anni ’80 fu, tuttavia, Ivan Lendl, che rimase in vetta per ben 270 settimane.
Negli anni ’90, invece, il comando passò ai tennisti statunitensi: Jim Courier, Pete Sampras e Andre Agassi si imposero ai primi posti della classifica ATP: la loro supremazia fu interrotta solamente da Roger Federer, da molti considerato il tennista più forte della storia moderna. Il campione svizzero è stato in testa complessivamente per ben 302 settimane, delle quali, 237 consecutivamente: 2 record ancora imbattuti. L’età e il logorio fisico di Roger Federer, tuttavia, hanno fatto posto prima a Rafael Nadal e, poi, a Novak Djokovic, che controlla la classifica ATP dal luglio del 2014. Attualmente, il tennista serbo ha collezionato quasi 200 settimane di permanenza in testa al ranking mondiale.