Il formaggio più 'letale' al mondo è italiano: bandito in UE. Cosa contiene

Il formaggio sardo più pericoloso del mondo? E' il Casu Marzu, la cui produzione è stata ufficialmente bandita dall'Unione Europea

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Credimi o no, c’è un formaggio italiano che l’Europa ha bandito perché può essere letale. Il formaggio – come è noto – è un alimento amato e diffuso in tutto il mondo, e rappresenta un pilastro dell’economia italiana. Eppure, c’è un formaggio nostrano vietato dall’Europa proprio per il suo potenziale letale. Mentre alcuni hanno scelto un’alimentazione vegana, escludendo non solo carne e pesce ma anche latticini, uova e miele, la stragrande maggioranza di noi ama i formaggi. Questo alimento è tra i più consumati ovunque e insieme al vino e all’olio d’oliva extravergine, costituisce una delle eccellenze italiane più rinomate. I nostri formaggi sono esportati e apprezzati in tutto il mondo.

La maggior parte di noi mangia formaggio almeno un paio di volte alla settimana, con preferenze che variano dai freschi e delicati come la mozzarella e lo stracchino, ai più intensi come il gorgonzola e il parmigiano reggiano. Tutti hanno i propri gusti.  È noto che dobbiamo fare attenzione a non esagerare con i formaggi, così come con qualsiasi altro alimento, poiché alcuni contengono elevate quantità di grassi e possono contribuire a problemi come l’aumento del colesterolo. Ma chi avrebbe mai pensato che ci fossero formaggi addirittura letali? Eppure, è così: un formaggio italiano è stato vietato dall’Europa proprio per questo motivo.

Mentre formaggi comuni come fontina, grana padano, taleggio, e altri sono considerati sicuri se consumati con moderazione, c’è un formaggio di nicchia molto apprezzato dai turisti che è stato messo al bando: il Casu Marzu, un formaggio sardo contenente larve di vermi vivi. Questo può causare seri problemi di salute, comprese infezioni e persino la morte. Di conseguenza, l’Europa ha vietato la vendita e l’acquisto di questo particolare formaggio sardo. Anche se alcuni continuano a produrlo per uso personale, rischiano sanzioni se scoperti.

Bandito dall’Unione Europea in quanto dichiarato potenzialmente letale, ha un gusto forte e deciso ed è caratterizzato dalla presenza di tanti piccoli vermi che strisciano sulla sua superficie. Piccante al palato e cremoso al tatto, è il formaggio sardo più pericoloso fino ad oggi mai prodotto. Nonostante la normativa igenico sanitaria dell’UE abbia emesso particolari misure restrittive, nell’isola in tanti ancora non rinunciano a produrre questa insolita tipologia di formaggio.

Il formaggio sardo è una categoria ampia che include diversi tipi di formaggi tradizionali prodotti in Sardegna. Tra i formaggi sardi più conosciuti ci sono il Pecorino Sardo, il Fiore Sardo, il Casu Marzu e il Casizolu. Il Pecorino Sardo è un formaggio a pasta dura prodotto con latte di pecora, di cui esistono diverse varianti, tra cui il Pecorino Sardo dolce, semi-stagionato e stagionato, ognuno con caratteristiche di sapore e consistenza diverse.

Il Fiore Sardo è anch’esso un formaggio a base di latte di pecora, ma è stagionato per un periodo più lungo e ha un sapore più intenso e una consistenza più granulosa rispetto al Pecorino Sardo; il Casizolu è un formaggio sardo a pasta semidura, prodotto con latte vaccino e di pecora. Ha un sapore dolce e una consistenza burrosa, ed è spesso consumato da solo o come accompagnamento a piatti tradizionali sardi. Il formaggio sardo è un elemento importante della tradizione culinaria dell’isola e viene utilizzato in molte ricette locali, dai primi piatti ai dolci. La sua produzione artigianale è parte integrante dell’economia e della cultura della Sardegna.

 

 

 

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