Calcio e arti marziali, così la Cina vuole conquistare la Coppa del Mondo

Il calcio combinato alle arti maziali è l'ultima novità della Cina. Il manga Capitan Tsubasa (Holly e Benji) potrebbe diventare realtà

21 Novembre 2016
Fonte: flickr

La Cina ha poco a che fare con il calcio, ma se combinato con le arti marziali potrebbe raggiungere livelli più alti. Negli anni 80, in Italia andò in onda il manga “Holly e Benji”.E’ la storia di due ragazzini che giocavano al calcio facendo catapulte infernali, rotazioni sollevati da terra e acrobazie aeree. Il cartone animato che in Giappone portava il titolo di “Capitan Tsubasa” ha affascinato molti adolescenti. Alcuni giocatori come Zidane, Nakata, Coco e Del Piero hanno asserito di essere diventati dei giocatori professionisti per merito della serie tv che guardavano da bambini.

L’attuale presidente cinese Xi Jinping si è prefissato l’obiettivo di far vincere alla Cina la Coppa del Mondo. Per realizzare il progetto ha deciso di puntare su un’associazione di calcio e arti marziali. A poca distanza dal tempio di Shaolin, considerato la Mecca delle arti marziali è stata aperta una scuola di calcio, la Tagou Wushu School, dove si allenano diverse ore al giorno quelle che saranno le nuove leve del calcio cinese. Pechino nei prossimi anni ha intenzione di investire ingenti somme di denaro in modo da avere 50 milioni di giovani calciatori entro il 2020.

Sun che l’anno scorso ha seguito un tirocinio per diventare allenatore di calcio ha dichiarato che l’obiettivo è di coniugare il calcio alle arti marziali per creare un concetto originale. Impossibile non pensare al film “Shaolin Soccer” uscito nelle sale nel 2001, dove narrava le vicende di una squadra di calciatori appassionati di arti marziali che riuscivano a vincere il torneo a colpi di capriole e salti stratosferici. Il campione svedese Zlatan Ibrahimovic è la prova di come le arti marziali riescano a conformare la forza e l’elasticità di un’atleta.

Kong Debao non ha sopportato la pessima prestazione sportiva della squadra cinese agli ultimi mondiali disputati in Sud Africa. Infatti la nazionale è stata eliminata prima di raggiungere i gironi finali. Da questa pessima esperienza, l’imprenditore ha pensato di unire il calcio al kung fu, dove il suo paese eccelle. In campo purtroppo la difesa si trova spesso in difficoltà e il controllo della palla è scarso. I lavori iniziati qualche anno fa stanno dando i loro frutti, infatti la Cina è riuscita a qualificarsi per il terzo turno di qualificazione ai Mondiali di Calcio 2018 che si disputeranno in Russia.

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