Carbone vegetale: tutti i benefici e le proprietà

Di origine vegetale, il carbone attivo nasconde in sé molteplici azioni benefiche. Ecco tutto quello che c'è da sapere prima di acquistarlo

31 Marzo 2016
Fonte: google

Tra i principali rimedi naturali utilizzati per contrastare l’insorgere di problemi digestivi e addominali, il carbone vegetale garantisce a chi lo assume immediati e molteplici benefici. Nell’ambito farmaceutico ed erboristico è, infatti, utilizzato per trattare anche l’alitosi, il meteorismo, l’aerofagia, nonché le intossicazioni alimentari (come, ad esempio, quella da funghi).

Il carbone vegetale, conosciuto anche con il nome di carbone attivo, si presenta come una leggera e fine polvere, ottenuta dalla decomposizione termica e in assoluta assenza di ossigeno dei legni di tiglio, betulla e salice. In rari casi può finanche essere realizzato con l’utilizzo dei gusci delle noci.

La ricchezza di queste fibre lignee conferisce al carbone vegetale una forte proprietà assorbente, in grado di inglobare – una volta ingerito – tutti i gas presenti all’interno dell’intestino e dello stomaco, facilitandone in questo modo l’eliminazione.

Posologia e prezzo

In commercio è presente una vasta offerta relativa all’acquisto del carbone vegetale. Si possono, infatti, trovare diversi confezioni con dosaggi diversificati; riportando naturalmente dei costi che aumentano all’aumentare del peso. In linea generale è possibile acquistare un barattolo con circa 30 compresse a soli 5 euro, mentre nel caso di uno più grande (circa 90 compresse) non si superano i 10 euro di spesa.

In merito al dosaggio, è consigliato assumere tra le 4 a le 6 compresse al giorno. L’assunzione è bene effettuarla sempre lontano dai pasti, per poter così facilitarne l’efficacia.

Controindicazioni

In linea generale non si riscontrano particolari effetti collaterali, sebbene resti sempre necessario -in caso di trattamenti di patologie ben precise – consultare il proprio medico, per evitare sgradevoli ed inaspettate interferenze. E’ sconsigliato piuttosto l’uso durante il periodo di gravidanza, così come per i bambini di età inferiore ai 12 anni.

Nel caso, invece, di assunzione della pillola anticoncezionale è necessario prestare particolare attenzione. Date le forti proprietà assorbenti del carbone attivo è possibile, infatti, che si verifichi anche un assorbimento di quelli che sono gli agenti presenti all’interno della pillola, che perderebbe così la propria efficacia, rischiando di annullarne l’effetto.

Pertanto è bene, proprio se necessario, assumere il carbone attivo solo tre ore dopo aver preso la pillola o piuttosto 12 ore prima dell’assunzione. In ogni caso è bene consultare il proprio ginecologo, così da pattuirne insieme l’effettivo utilizzo.

Pane vegetale

Solo di recente, il carbone vegetale ha trovato spazio anche in cucina e nei forni di molte città, conquistandosi un ruolo per nulla marginale sulle tavole degli italiani. Non mancano naturalmente le perplessità scaturite perlopiù dal colore e dalla origine vegetale, che negli ultimi tempi hanno dato vita ad accesi dibattiti con gli immancabili contrari.

In generale lo si utilizza soprattutto per fare il pane, che risulta – grazie alle proprietà assorbenti del carbone attivo – molto più digeribile rispetto al solito. Naturalmente ne consegue tutto quello che si è detto finora, sia in termini di benefici che di controindicazioni.

Infatti l’uso prolungato, potrebbe interferire con i medicinali assunti nello stesso periodo. Prima di sceglierlo come protagonista della propria dieta, è sicuramente bene accertarsi di tutte le sue proprietà per poter così evitare sgradevoli inconvenienti.

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