Che differenza c'è tra kcal e kj nella didattica della fisica

Che differenza c'è tra kcal e kj? Questi due valori energetici sono spesso indicati sulle etichette degli alimenti. Scopriamo insieme il loro significato

7 Luglio 2016

Cerchiamo di capire che differenza c’è tra kcal e kj. L’indicazione dell’energia contenuta nei diversi alimenti viene evidenziata sulle etichette dei contenitori attraverso due diverse unità di misura: kcal e kj. A prima vista, potremmo considerarle simili ma la realtà è ben diversa. Precisiamo, innanzitutto, che tutto nasce dalle indicazioni che sono state fornite nel corso degli anni dalla Comunità Europea che ha stabilito il progressivo abbandono di diverse unità di misura come il cavallo vapore, il miglio, l’oncia e le calorie che non potranno più essere utilizzate.

La chilocaloria (Kcal) indica la quantità di energia necessaria per innalzare di 1 grado la temperatura di un kg di acqua distillata. Comunemente indica la quantità di energia apportata in media da 100 grammi di un qualsiasi alimento. Ma le calorie possono essere espresse anche con un’altra unità di misura: il joule (kj) pari a 0,239 calorie. Questa doppia misurazione può sicuramente portare a qualche incomprensione per tutti coloro che seguono un regime alimentare ridotto per via di una dieta ipocalorica. Non comprendere bene l’unità di misura può comportare il rischio di un maggiore o minore apporto energetico.

Se ad esempio una persona segue una dieta che prevede un apporto calorico di 2000 calorie, potrà trovare anche che le stesse sono pari a poco più di 8300 joule. Attualmente su tutte le etichette alimentari sono riportate entrambe le scale di valori ma i Kj passano praticamente inosservati in quanto quasi tutte le persone fanno riferimento alle Kcal. Questo è un problema in quanto la Comunità Europea ha stabilito il progressivo abbandono della misurazione in calorie con la sostituzione dell’unità di misura espressa in Kj, il tutto a partire dal prossimo anno.

In una recente intervista effettuata al professor Renzo Pellati, cui veniva richiesta una opinione su questo nuovo metodo di misurazione del fabbisogno energetico, sono state evidenziate alcune perplessità. Soprattutto perché viene richiesto un vero e proprio cambiamento culturale al consumatore, che potrebbe addirittura trovarsi impreparato rispetto alla nuova nomenclatura delle etichette. Vedremo quali saranno le future evoluzioni del mercato e dei consumatori su questo nuovo sistema di misurazione della quantità di calorie. Kcal o Kj non importa: l’importante è che il consumatore sia in grado di stabilire con esattezza cosa e quanto mangiare per evitare di seguire una dieta in modo completamente distorto.

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