Che differenza c'è tra marmellata e confettura

Quale è la differenza tra la marmellata e la confettura? Un breve itinerario gastronomico per scoprire quali sono effettivamente le fonti del gusto di queste due prelibatezze alla frutta

1 Giugno 2016

Che differenza c’è tra marmellata e confettura? Pare che la diversità tra le due delizie alla frutta sia molto labile, ma i palati fini e gli esperti gastronomi riescono a trovarla ed esigono che tale discrepanza venga messa in luce. Con o senza termini tecnici, proveremo a spiegare cosa siano la marmellata e la confettura nel loro splendido essere!

La differenza tra marmellata e confettura sta anche nel loro etimo. Il termine marmellata deriva dal portoghese ‘marmelada‘ che significa cotogno, perché in antichità veniva fatta solo ed esclusivamente con le mele cotogne. Invece, il termine confettura deriva dal francese ‘confiture‘ e significa confetto, il che rimanda ad un assortimento di dolciumi.

Comunemente, la differenza tra marmellata e confettura viene ignorata poiché i due termini sono divenuti sinonimi. Ma, secondo la normativa del 1982 viene considerato marmellata solo il prodotto ottenuto esclusivamente dagli agrumi. Il miscuglio incongruo che ne deriva è una conserva alimentare costituita dalla polpa del frutto, addizionata di zucchero e cotta.

La confettura, d’altro canto, è una conserva di pezzetti di frutta cotti in sciroppo di zucchero, che prende anche il nome di composta di frutta. Sostanzialmente, si potrebbe affermare che il procedimento di cottura sia abbastanza simile, ma di base la reale differenza sta proprio nella frutta da trattare e, di conseguenza, nella dicitura delle norme della Comunità Europea.

Difatti, solo i prodotti preparati con gli agrumi (in particolar modo: limone, arancia, mandarino, pompelmo e più raramente anche: clementina, cedro e bergamotto) possono essere venduti nell’Unione Europea con la denominazione ‘marmellata’, tutte le altre preparazioni sono confetture, e non possono essere chiamate diversamente.

La legge in vigore prevede anche che la percentuale di frutta non debba scendere al di sotto del 20%, e quando la proporzione di frutta raggiunge il 45% marmellata e confettura devono essere definite ‘extra’. Generalmente, ne possiedono il 35% o 40% apportando circa 200/260 calorie per 100 grammi. Una leccornia altamente energetica!

La differenza tra marmellata e confettura potrebbe pure far innervosire gli esperti, ma si tratta di un confine così instabile che si dovrebbe trascurare! Sarebbe necessario godersi, senza porsi troppe domande, ciò che il Bel Paese offre con amore e sacrificio, gustarne le delizie e dimenticare le diversità.

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