Per anni ha dato il volto a Mariangela Fantozzi, la figlia del ragionier Ugo famosa per non essere proprio una gran beltà: stiamo parlando di Plinio Fernardo, attore e artista nato a Tunisi nel 1947. Come molti sanno – ma non tutti! – la povera Mariangela era interpretata da un uomo, scelta effettuata dai registi dei film proprio per conferire alla ragazza un aspetto grottesco e non affatto aggraziato. Ma che fine ha fatto Plinio Fernando?
Attore di grande talento e versatilità, Plinio Fernando ha lavorato per anni al teatro e al cinema, ed è stato proprio il suo viso dotato di una grande mobilità a fargli ottenere il ruolo di Mariangela Fantozzi. Dopo aver conseguito il diploma come perito meccanico, Fernando inizia a studiare teatro e si iscrive all’Accademia di Recitazione Stanislavskij, grazie alla quale ha occasione di debuttare in due commedie: Allegro… con cadavere, e Pupi e pupe della malavita. Anche se molti lo conoscono come Mariangela Fantozzi non bisogna ignorare il fatto che Plinio Fernando ha lavorato in teatro e al cinema con i più grandi attori e registi: oltre a Paolo Villaggio, ci sono stati Milena Vukotic, Gigi Reder-Filini, Anna Mazzamauro, Salvatore Samperi, Steno e molti altri. Insomma, non è stato relegato solo al ruolo di Mariangela.
Nel 1974 inizia la sua avventura con la saga di Fantozzi: per i primi tre anni Plinio Fernando ha dato il volto anche a Uga, la figlia di Mariangela, per poi passare a interpretare solo quest’ultima negli altri film. Su dieci pellicole di Fantozzi, Plinio Fernando appare in otto: scompare poi dal mondo dello spettacolo nel 1993, dopo aver girato “Fantozzi in Paradiso”, e da allora decide di lasciare il mondo del cinema. Come mai? Perché, come detto in seguito dall’attore, era indeciso su cosa fare e sulla migliore strada da intraprendere in questo settore per non scomparire: da qui, la drastica decisione di andarsene e smettere di recitare.
Dopo anni passati a fare l’attore, Plinio Fernando ha deciso di mollare tutto per fare lo scultore e il pittore: si ispira soprattutto al Medioevo per le sue opere, e oggi espone in rinomate gallerie d’arte, riscuotendo un buon successo non solo tra il pubblico, ma anche tra la critica.