Nel video si può ascoltare il suono di due buchi neri che si scontrano e si fondono tra loro, fino a produrre un unico buco nero. Questo è il risultato della trasformazione delle onde gravitazionali, raccolte dal LIGO (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory), in onde con una frequenza udibile all’orecchio umano. Ma cos’è esattamente questo suono? È l’energia rilasciata da due buchi neri al momento della collisione, che è superiore di cinquanta volte quella emessa da tutte le stelle dell’universo visibile.
Questa energia si propaga modificando il tessuto dell’universo, inteso come spazio e tempo, e che è stato raccolto dai rilevatori di onde gravitazionali. Questa scoperta dunque apre la possibilità di vedere l’universo a diverse lunghezze d’onda, ma anche di ascoltarlo. Dopo aver registrato il suono di due buchi neri, ora gli astrofisici sperano di poter rilevare addirittura il vagito della nascita dell’universo, impresa che per i rilevatori di onde gravitazionali non è del tutto impossibile.