Chernobyl: cosa è rimasto, il nucleare e perché fa ancora paura

Chernobyl e nucleare: sono passati trent'anni dal disastro, tuttavia rimangono tracce dell'esplosione che incutono timore agli abitanti e non solo

28 Aprile 2016

Chernobyl e nucleare sono dei temi di forte impatto proprio in questi giorni in cui si discute di ambiente e di come salvaguardare la Terra ed è bene ricordare che è appena passato il trentesimo anniversario del disastro nucleare di Chernobyl. Proprio per questo motivo si sente il bisogno di analizzare quanto accaduto e come quest’evento ha cambiato l’ambiente in maniera irrimediabile. Senza considerare quanto la catastrofe nucleare è rimasta impressa nelle coscienze della popolazione europea e mondiale tanto da mettere ancora molta paura.

Era il 26 aprile 1986 quando a Chernobyl, durante un test di simulazione di guasto al sistema di raffreddamento di uno dei reattori (per la precisione il numero 4) avvenne l’esplosione del nocciolo della centrale, creando il più grande disastro nucleare che la storia abbia mai visto. Non è possibile definire un’unica causa scatenante la fusione, ma possiamo dire che è stata provocata da problemi strutturali ed errori umani. Fu in questo giorno infausto che la storia di Chernobyl e dell’Europa, cambiò radicalmente.

A distanza di trent’anni il disastro nucleare di Chernobyl, in particolare nella cittadina di Pripyat, incute ancora molta paura e tristezza in tutta Europa tanto da tenere ancora monitorata la zona a causa della sua enorme radioattività. Quest’evento fu disastroso non solo per gli operai che lavoravano nella centrale ma per tutti i residenti del distretto ucraino e addirittura in tutta Europa a causa del vento che soffiava verso nord e trasportò le scorie per tutto il continente. Bisogna tener presente che l’emissione di vapore radioattivo cessò solamente il 10 maggio 1986.
Come è noto a tutti, i danni causati a Chernobyl si manifestarono nel corso del tempo sia sull’ambiente (con l’inquinamento) sia sugli esseri umani che presentarono diverse patologie e tumori, molti dei quali mortali.

Per quanto abbiamo riportato precedentemente, la paura relativa a Chernobyl e al nucleare è ancora forte e viva in tutta Europa tanto da suscitare forti dibatti sia relativi alla chiusura delle centrali nucleari preesistenti sia per quanto riguarda l’apertura di nuove sedi nei diversi continenti come Francia o Russia. Gli ambientalisti ricordano sempre che il nucleare non è necessario, sono molte le fonti di energia rinnovabile cui i cittadini e i governi possono attingere: energie pulite, che non danneggiano l’ambiente, ben lontane da quello che è stato il disastro nucleare che avvenne con la fusione del nocciolo di Chernobyl.

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