Ad impreziosire il cast dell’edizione 2017 di Grande Fratello Vip c’è anche la veterana dei reality show più contadini d’Italia, l’avvenente Imma Di Ninni. Imma è pugliese, originaria di Altamura.  Tra le sue esperienze ci sono la televisione privata Telenorba e tanto teatro sperimentale in una compagnia barese.

La sua bellezza prorompente si mescola ad una personalità variopinta che, nel corso degli anni, conduttrici italiane di successo come Barbara D’Urso e Daria Bignardi hanno saputo sfruttare a vantaggio delle trasmissioni a cui ha preso parte. Nonostante l’assidua partecipazione ai reality-show agresti, la bella Imma non ha imparato davvero molto sull’agricoltura, distinguendosi invece per i suoi scanzonati siparietti umoristici. L’apprezzamento del pubblico è cominciato ad arrivare quando Imma, nel corso di “Uno Due Tre… Stalla!” ha abbandonato per protesta la squadra delle vallette perché si sentiva poco apprezzata, autoproclamandosi membro della squadra dei contadini.

Nel corso delle dichiarazioni post vittoria, Imma si è definita una sognatrice e una donna incapace di provare rancore: “Dimentico subito il male,” spiega, “C’è un lato di me che è molto dolce e romantico”. L’aspetto più sorprendente della sua popolarità è stato per lei quello di essere diventata un idolo per i bambini. “Dopo la vittoria, le mamme mi chiedevano l’autografo per i loro figli di 7-8 anni. Piacere ai bambini vuol dire essere genuini”.

Dopo i reality, Imma Di Ninni sceglie di cimentarsi anima e corpo in un documentario, scritto e diretto da lei e Pasquale Marino. Questo video racconto di 50 minuti, intitolato “Imma”, racconta della vita di una donna che dopo la vittoria nel reality non è riuscita a sbocciare come avrebbe voluto. Negli intensi minuti di dialogo, Imma Di Ninni enfatizza la sua voglia di dimostrare al mondo la sua passione per il teatro, per lo spettacolo e per la letteratura, purtroppo sempre bloccati da una forza superiore che non è mai riuscita a prevaricare come avrebbe voluto. Il video è attualmente in concorso, per la categoria mediometraggi, nella quarantanovesima edizione del celebre festival “Visions du Réel” di Nyon, nel Canton Vaud (Svizzera).