Cino Tortorella: storia del Mago Zurlì e della sua magia

Bacchetta magica e mantello blu: Cino Tortorella, alias il Mago Zurlì, rimarrà nel cuore di grandi e piccini

23 Marzo 2017

Il Mago Zurlì è morto. Cino Tortorella, ideatore dello Zecchino d’Oro e volto storico del programma, se n’è andato. Oggi sui social tutti lo ricordano e lo omaggiano come una parte di televisione e di innocenza che non c’è più. È il 10 gennaio 1957 quando dal Piccolo Teatro del Convegno di Milano va in onda per la prima volta lo Zecchino d’Oro.

A condurlo è lui, Cino Tortorella, studente fuori corso dell’Università Cattolica, che ben presto si trasforma nel beniamino dei bambini. Mantello azzurro, bacchetta magica e tanti sorrisi: il Mago Zurlì sapeva far ridere e intrattenere con leggerezza, fra giochi di parole, quiz e piccole gag. Leggenda vuole che a scoprirlo fu Umberto Eco, all’epoca funzionario della Rai che, dopo aver visto un’esibizione di Cino Tortorella a teatro, lo convinse a condurre un programma televisivo per i più piccoli, trasformandosi nel mago vestito d’azzurro.

Nel 1959 Tortorella ideò lo Zecchino d’Oro insieme ai frati dell’Antoniano di Bologna, creando una gara di canzoni per bambini che è entrata nella storia della televisione. Per anni questo programma è stato più che un intrattenimento, ma con leggerezza, ironia e grande bravura, il Mago Zurlì ha saputo educare i più piccoli ed affrontare temi importanti come il razzismo, l’amicizia, la tolleranza ed il rispetto della natura.

L’addio allo Zecchino d’Oro, sua creatura, negli anni Settanta, aveva segnato nel profondo Tortorella a causa anche della convinzione che lo spirito, quello vero, del programma, si stesse perdendo. Oggi a ricordarlo ci sono tante persone. Prima di tutto il coro dell’Antoniano che, ora che il 60esimo anniversario dello Zecchino d’Oro sta arrivando, perde un pezzo importante della sua storia.

“L’Antoniano si stringe attorno alla famiglia di Cino Tortorella, che vogliamo ricordare con la sua calzamaglia azzurra mentre sorride immerso tra i bambini – si legge in un comunicato – Ideatore di una trasmissione che continua ad andare in onda dopo sessant’anni, creando ogni anno un repertorio sempre più vasto di canzoni per l’infanzia, Cino fu anche promotore del Fiore della Solidarietà progetto a sostegno dei più bisognosi che ogni edizione si accompagna al premio musicale, e che ancora oggi è attivo ogni giorno grazie al lavoro di Antoniano onlus”.

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