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Come ci vedono gli altri: 11 'fantastici' modi di dire italiani

Modi di dire italiani: da dove nascono, cosa significano, quando si usano

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I modi di dire sono alcuni tra gli aspetti più affascinanti di ogni lingua: li usiamo ogni giorno, ma sappiamo davvero, anche se sono italiani, che cosa significano? Ecco una carrellata di quelli più usati e bizzarri. “Stare con le mani in mano”: il significato è chiaro, quando una persona ha le mani una sull’altra significa che è immobile, che non sta facendo niente. Con riferimenti alla terminologia metereologica, esistono due modi di dire molto usati: “non ci piove” e “piove sul bagnato”. Il primo è un’espressione che si usa quando si è assolutamente convinti di ciò che si sta affermando. Non è chiaro da dove derivi questo modo di dire, probabilmente fa riferimento al fatto che quando una persona è convinta di ciò che afferma, il suo discorso è limpido, chiaro, e niente, neanche la pioggia, può guastarlo. “Piove sul bagnato” è un’espressione che si utilizza sia in senso positivo che negativo: quando, ad esempio, qualcuno già molto ricco vince altri soldi o quando qualcuno molto sfortunato riceve altre cattive notizie.

Ancora l’elemento naturale acqua è protagonista nel modo di dire “acqua in bocca”: un ammonimento che invita l’interlocutore a mantenere un segreto. Di significato analogo, “non sei in grado di tenerti un cece in bocca”, cioè non saper mantenere un minimo segreto. Ancora in riferimento al parlare, si usa il modo di dire “non avere peli sulla lingua”, per indicare la schiettezza di una persona, spesso incurante delle conseguenze delle sue parole. Il pelo sulla lingua rappresenta un impedimento ad un parlare fluido.

Di uso comune è anche l’ottavo modo di dire: “chiodo scaccia chiodo”, un detto spesso usato a seguito della fine di storie amorose che significa che un nuovo pensiero più positivo serve a scacciarne uno vecchio e sgradevole. “Pietro torna indietro” viene utilizzato quando si presta qualcosa a qualcuno e si desidera che il prestito venga restituito. Non ci sono evidenze sull’origine del detto, probabilmente si è tramandato poiché, grazie alla rima, è immediato e semplice da ricordare.

“Avere un diavolo per capello” significa essere di pessimo umore, furibondi, come se si avessero in testa dei diavoli che tirano i capelli. Con riferimenti religiosi, anche il modo di dire “da che pulpito viene la predica”: una frase ironica riferita a chi dà consigli in piena contraddizione con la propria condotta. Infine, “il mio cavallo di battaglia” è un modo di dire utilizzato soprattutto nel mondo dello spettacolo e significa il pezzo forte, la propria arma vincente, così come il cavallo che i condottieri di un tempo addestravano per la battaglia era il migliore che possedevano.

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