Cos'è il Triclosan e dove è contenuto? Negli Usa è bandito

Il Triclsan, composto chimico utilizzato in diversi prodotti per l’igiene, sembra avere controindicazioni importanti per la salute

15 Febbraio 2017
Fonte: Pixabay

Il Triclosan è un composto chimico largamente utilizzato in diversi prodotti igienizzanti: dal dentifricio ai saponi intimi fino a deodoranti e collutori. Il suo impiego è spiegato dalla presunta efficacia nell’eliminazione dei batteri. Il composto è da tempo sotto i microscopi di diversi istituti di ricerca poiché la sua struttura molecolare simile a quella della diossina potrebbe essere tossica per l’organismo umano e per l’ambiente.

A far tornare d’attualità le accuse contro l’impiego di Triclosan ci ha pensato la decisione della Food and Drugs Administration che ha bandito i prodotti contenenti il composto dagli Stati Uniti. La ragione sarebbe che il supposto antibatterico non è utile per igienizzare e il suo uso prolungato nel tempo può portare a sviluppare una buona resistenza agli antibiotici.

Tossicità e rischi per la salute

La prima ragione che potrebbe portare a bandire il Triclosan è la sua tossicità per l’organismo.  Utilizzando i prodotti contenenti Triclosan molto di frequente e in quantità abbondante, il composto potrebbe accumularsi nei tessuti. Fra le diverse conseguenze ci sarebbe i rischi di alterazione immunitaria, alterazione della funzionalità polmonare ed epatica, sterilità e, in casi eccezionali, paralisi.

Per prevenire questi casi, lo Stato ha regolamentato l’utilizzo del Triclosan nei prodotti igienizzanti. Il composto può essere presente in parti non superiori allo 0,3% in dentifrici, saponi per il corpo e le mani, deodoranti (non spray), prodotti per il makeup e per le unghie. Mentre, nei collutori, la percentuale di Triclosan non può superare lo 0,2%. Un uso limitato del composto sembra poter evitare i rischi per la salute.

Resistenza agli antibiotici e inutilità

La seconda ragione per bandire il Triclosan è invece lo sviluppo di resistenza agli antibiotici e la sua inutilità. Resistenza agli antibiotici e inutilità non sono, se prese da sole, sufficienti per proibire il prodotto, ma forse considerandole congiuntamente offrono una buona ragione per eliminare il Triclosan.

Alcune ricerche suggeriscono che il composto non svolge alcuna azione antibatterica particolare. Inoltre, il suo utilizzo nel tempo renderebbe l’organismo incapace di reagire agli antibiotici. In altre parole, potrebbe darsi il caso che la nostra salute sia minacciata per colpa di qualcosa di inutile. Sull’efficacia del Triclosan e sull’antibioticoresistenza vale la pena approfondire le ricerche.

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