Credete di essere magri? I "grassi dentro" esistono, lo dice la scienza

Normopeso ma grassi dentro. Vediamo quali sono le cinque patologie più frequenti che possono colpire i soggetti metabolicamente obesi

5 Settembre 2016
Fonte: flickr

Magri ma grassi dentro. Non ci avevate mai pensato prima, vero? Pensavate che il solo fatto di essere snelli vi protegga dalle malattie cardiache e dal diabete? Dopo aver letto questo articolo vi dovrete ricredere, perché anche le persone magre possono essere metabolicamente obese. Come sappiamo, la condizione di sovrappeso può portare seri rischi alla salute (obesità, malattie cardiache, diabete, alcuni tipi di cancro, etc.), ma anche la magrezza non è sempre sintomo di buona salute. La ragione sta nel fatto che ognuno di noi ha una soglia personale di grassi tollerati; questa soglia si deve ai geni ed alla dieta. Una volta superato questo livello, esiste il rischio di sviluppare alcune patologie. Gli esperti avvertono, infatti, che le grandi quantità di grasso immagazzinate nel corpo sono in grado di pompare sostanze chimiche tossiche.

Vediamo quali sono le 5 principali condizioni di salute causate da elevati livelli di grasso corporeo depositato nell’addome e intorno agli organi vitali. Il primo rischio che vivono i grassi dentro è rappresentato dall’attacco di cuore. In particolare esistono diversi casi di dissezione spontanea dell’arteria coronaria (SCAD), una malattia che ha un basso tasso di sopravvivenza e che colpisce soprattutto le donne durante o subito dopo la gravidanza. A causa di questa condizione emergenziale ed imprevedibile, gli strati interni di una delle arterie coronariche vengono strappati via dallo strato esterno; in conseguenza a ciò, il sangue è in grado di fluire nello spazio tra gli strati, si forma un coagulo che interrompe l’alimentazione del muscolo cardiaco e si innesca un infarto. Molto spesso si tratta di malattie ereditarie.

Un’altra patologia a cui possono essere soggetti i grassi dentro è il diabete di tipo 2. Anche in questo caso ha un notevole peso il fattore genetico ed ereditario, ma incide senz’altro anche l’alimentazione. Pur non ingrassando e rimanendo magri, alcuni soggetti mangiano infatti le cose sbagliate o comunque troppi grassi. Grassi che si accumulano intorno al cuore, al fegato, ai reni e al pancreas e possono portare alla resistenza all’insulina. A seguito della diagnosi di diabete di tipo 2 occorre assumere un farmaco che controlla lo zucchero nel sangue e procedere ad un cambio nella dieta. Solitamente è necessario assumere più carboidrati a rilascio lento di energia, come ad esempio i cereali integrali, per mantenere il giusto livello di zucchero nel sangue. Inoltre è bene fare esercizio fisico.

I grassi dentro possono essere vittime di apnea del sonno, causata da un accumulo di grasso intorno alle vie aeree superiori. Questo segnale può essere associato anche ad altri sintomi, quali il russare, mini-ictus, perdita di sensi e stanchezza. Non è infrequente che una diagnosi di apnea del sonno sia complicata o arrivi in ritardo in quanto alcuni medici tendono ad escludere questa evenienza nei soggetti magri; in caso di sospetti, è, quindi, consigliabile rivolgersi ad una clinica del sonno che testerà la funzionalità respiratoria attraverso un dispositivo ad hoc. In alcuni casi, a seguito di una diagnosi di apnea ostruttiva, disturbo del sonno potenzialmente mortale che colpisce il 4% degli uomini e il 2% delle donne di mezza età, ci si può sottoporre alla ventilazione meccanica a pressione positiva continua delle vie aeree.

Se non trattata, l’apnea del sonno può portare a malattie cardiache, ictus e diabete, in quanto il corpo risponde ai livelli cadenti di ossigeno liberando adrenalina che, tra l’altro, aumenta la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca. Un altro problema che possono sviluppare i grassi dentro è il reflusso gastroesofageo. In questo caso, è molto probabile che la causa sia da ricercarsi nella presenza di un eccesso di grasso intorno alla pancia; in altri casi, bisogna valutare l’eventuale presenza di una ernia iatale. Al fine di combattere questo disturbo, e il mal di gola ad esso collegato, occorre seguire una dieta sana, tagliare i latticini e la caffeina, non fumare, non bere alcolici e, nel caso, assumere un farmaco specifico prescritto da un gastroenterologo.

Infine, i grassi dentro possono dover combattere contro i calcoli biliari. Solitamente questi sono dovuti ad un eccesso di colesterolo cattivo e colpiscono maggiormente le donne. I calcoli biliari possono essere il risultato di una dieta povera di fibre o di un innalzamento dei livelli degli estrogeni. Chiudiamo ricordando che molte patologie sono strettamente collegate alla sedentarietà e ad alcuni stili di vita sbagliati: il movimento aiuta, infatti, a tenere sotto controllo i valori del sangue, come la glicemia ed il colesterolo, e lo sport consente al fegato di smaltire i grassi viscerali e produrre metaboliti. L’eventualità di essere normopeso, ma metabolicamente obesi, aumenta con l’età e con il grado di sedentarietà.

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