Da dove origina il morbillo: sintomi e come si trasmette

Conosciuto anche con il nome di prima malattia, il morbillo è una malattia esantematica che colpisce prevalentemente i bambini

29 Giugno 2017
Fonte: Pixabay

Il morbillo è una malattia di origine virale del sistema respiratorio, è contagiosa e prende soprattutto i bambini dai 3 ai 6 anni. Il virus, causa del morbillo, è il Paramyxovirus del genere Morbillivirus. Purtroppo, ancora oggi, questa malattia è responsabile del 40% dei decessi infantili nel mondo.

Per prevenire il morbillo viene effettuata una vaccinazione del bambino intorno ai 18 mesi di età, con risultati efficaci nel 95% dei casi. Se non si effettua il vaccino, i sintomi della malattia sono evidenti: febbre alta, tosse, congiuntivite e un evidente eruzione cutanea diffusa in tutto il corpo. Per guarire non esiste una vera terapia ma è consigliato il paracetamolo per la febbre, farmaci contro la tosse e balsami per la pelle.

Incubazione e sintomi

Il periodo di incubazione del morbillo è tra i 10 e 15 giorni, dopo i quali iniziano a emergere le prime chiazze nella regione faringea. I sintomi della malattia però sono la febbre alta, il mal di testa, il vomito, la tosse e la congiuntivite. Il tutto è accompagnato dalle macchie di Koplik, delle chiazze di color rosso pallido in bocca. Di solito, l’influenza scompare per qualche ora, ma poi ritorna accompagnato dall’eruzione cutanea sul tutto il corpo del malato.

Cura anti-morbillo

Non esiste una vera cura contro il morbillo. In generale, la terapia prevede l’uso di paracetamolo contro la febbre, farmaci per la tosse e balsami contro le macchie. È essenziale che la malattia faccia il suo decorso e l’ammalato sia tenuto a riposo. Tuttavia, il vaccino anti-morbillo può avere una discreta efficacia anche nel caso in cui venga somministrato nei due giorni successivi al contagio. Se non sopraggiungano complicazioni il paziente dovrebbe rimettersi in una quindicina di giorni.

Complicazioni

Le complicazioni più frequenti del morbillo riguardano orecchie (otite), bronchi (bronchite) e polmoni (polmonite). Queste sono patologie che possono insorgere nel 10% dei casi. Ancora più rari, sono le situazioni nelle quali il morbillo può essere mortale. Infatti, solo una persona su mille viene colpita da encefalite acuta da morbillo, mentre, lo sviluppo del virus in panencefalite, riguarda pochissimi casi su un milione.

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