Dignità animale: Lussemburgo è il primo Paese europeo a parlarne

In tema di dignità animale il Lussemburgo lancia una vera rivoluzione, prima in Europa ad affermare i diritti degli animali

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Il Lussemburgo legifera in tema di dignità animale cambiando la storia non solo del diritto ma anche della concezione del ruolo degli animali nella società. Primo in Europa a regolare in maniera così moderna tali temi, il Lussemburgo parla infatti per la prima volta di dignità animale e delle sue emozioni. L’animale infatti, anche se non umano deve essere trattato comunque come un essere che ha emozioni e prova dolore ed empatia con l’uomo. Inoltre si tratta di veri protagonisti all’interno delle nostre vite che hanno il diritto ad una propria dignità e ad essere protetti dalle leggi. Gli animali infatti ci migliorano la vita e sono ormai una parte essenziale dei nostri rapporti sociali ed affettivi.

Moltissimi sono i cambiamenti che tale legge apporterà alle regole che riguardano il trattamento di varie specie di animali. Un esempio è quello dei pulcini maschi, di solito uccisi perché non potranno fare le uova. Pertanto in tutti gli allevamenti del Lussemburgo i pulcini maschi non verranno più tritati vivi appena nati come accade in gran parte del mondo, in quanto tale specie non può essere utilizzata nella grande industria delle uova ma genera solo costi. Grandi innovazioni quindi in tema di convivenza con tutte le specie di animali, che l’uomo non potrà uccidere a proprio piacimento ed in maniera indistinta senza preoccuparsi del dolore da questi provato. Si affaccia quindi una nuova era della società al cui interno gli animali, che spesso sono eroi e coraggiosissimi protagonisti delle nostre vite, avranno il ruolo che finalmente gli spetta.

Moltissimi aspetti cambiano anche nella detenzione e nella vendita di animali. Rischiano infatti serie conseguenze coloro che vendono animali sprovvisti di adeguata documentazione e autorizzazioni. Inoltre rischiano tre anni di carcere tutti coloro che effettuano comportamenti lesivi nei confronti degli animali da cui ne scaturiscano lesioni fisiche o alla dignità stessa dell’esemplare. La stessa violazione di ogni singola norma di questa innovativa legge comporta notevoli sanzioni e la pena massima di tre anni di reclusione. Si aprono quindi tematiche irrisolte in merito non solo al rapporto con gli animali ma anche alle loro caratteristiche più recondite. Si parla infatti di emozioni di questi nei confronti degli altri esseri viventi e degli umani, ma fino a che punto non è chiaro. Si riapre quindi il tema dell’esistenza di un’unica dignità sia umana che animale.

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