Droni, aerei e incidenti, il pericolo delle collisioni

Gli incidenti con i droni stanno generando preoccupazione nel mondo dell'aviazione. Sono utili strumenti di riprese video, ma c'è chi ne abusa causando possibili disastri

2 Maggio 2016

Gli incidenti con i droni stanno sollevando l’opinione pubblica di fronte al potenziale rischio dei disastri aerei.

Il loro vero nome è “unmanned aerial system” ovvero sistema aereo senza pilota, ma noi li conosciamo come Droni. Dopo un discreto approccio tra le industrie belliche, fra la seconda guerra mondiale e la fine della guerra fredda, i droni agli inizi degli anni 2000 hanno trovato il loro pacifico utilizzo come strumenti di soccorso , monitoraggio e controllo di aree sensibili o pericolose.

Agli inizi del 2010 si è registrata un’esponenziale vendita di questi apparecchi volanti. Il loro punto forte sta nella possibilità, attraverso una telecamera di riprendere da uno spettacolare punto di vista ambienti, edifici e grandi aree dall’alto come farebbe un elicottero, con il vantaggio del considerevole abbattimento dei costi e della semplicità di utilizzo, visto il grande livello tecnologico di manifattura.

Se in un primo momento, presso i negozi di modellismo o via internet, trovavamo il professionista o l’appassionato di volo, oggi possiamo trovare il neofita o semplicemente il ragazzo che, finalmente, con una cifra modesta può portarsi a casa un drone radiocomandato. Tale fatto aumenta di gran lunga la possibilità di un uso spropositato. Il pericolo comune consiste nel “perdersi” il drone a causa di un malfunzionamento o di un’uscita dal raggio d’azione per via di un errore umano. In quest’ultimo caso, non potendo più tornare indietro, esso si scaricherebbe, precipitando su oggetti o addirittura persone ignare.

Il timore più grande sta nella possibile collisione tra velivoli convenzionali e droni. Un aeromobile in fase di atterraggio e decollo può superare i 300 km/h e l’urto con un drone, potrebbe causare ingenti danni al sistema propulsivo o creare rotture alla carlinga dell’aeroplano all’insaputa dei piloti. Questo è quello che stanno denunciando i piloti inglesi dell’aeroporto di Heathrow nel Regno Unito, i quali hanno più volte avvistato questi apparecchi radiocomandati o droni in fase di approccio alle piste.

Un classico drone in commercio raggiunge i 20 chili, pensate quindi alla sua pericolosità. Nei mesi scorsi ad esempio, un drone si è quasi schiantato, su uno sciatore professionista allo slalom di Coppa del Mondo di sci in corso a Madonna di Campiglio.
L’ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) è corsa subito ai ripari introducendo importanti regole per l’uso e le modalità di impiego dei “Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto” proprio per evitare spiacevoli incidenti.

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