E se gli alieni ci contattano? Questo è il piano degli scienziati

Contatto con gli alieni: il piano pensato dagli scienziati consiste in passaggi molto semplici nel caso qualche forma aliena decida di contattarci

26 Luglio 2016

Ecco il piano degli scienziati nell’eventualità di qualche contatto alieno. Se un nostro radiotelescopio dovesse intercettare un messaggio da qualche forma aliena ci sarebbe un protocollo da seguire? La risposta è affermativa: gli scienziati ci hanno pensato accuratamente. Seth Shostak, astronomo esperto del Search for Extraterrestrial Intelligence Institute, ha affermato che attualmente esiste uno schema da eseguire nel caso di contatto alieno, seppur ancora abbozzato. Se ricevessimo un contatto alieno, il piano degli scienziati consisterebbe innanzitutto nell’accertamento della veridicità del segnale.

Il primo passo è confermare che ciò che abbiamo intercettato arriva davvero dagli alieni. Occorre controllare che non si tratti di qualche interferenza dei satelliti o delle radio terrestri. Dopo l’accertamento, sarà inevitabile informare le persone, ha continuato a spiegare Seth Shostak. Quando si presentano falsi allarmi, i ricercatori del SETI hanno un assaggio di come potrebbero gestire un vero contatto alieno. Una delle prime cose che accadono immediatamente è l’interferenza dei media: non esiste segreto in questo campo. Inoltre, spargere la voce di un contatto alieno è necessario affinché tutti i telescopi del mondo collaborino per confermare l’autenticità del segnali alieno.

Un altro passo del piano preparato dagli scienziati consiste nel non replicare al messaggio ricevuto prima di aver consultato il resto del mondo. Come sapere se gli alieni saranno amichevoli o meno? La risposta è semplice: non possiamo saperlo. C’è inoltre un problema di distanza: se riceviamo un segnale da un sistema lontano mille anni luce, quel segnale sarà vecchio di mille anni. Le stesse forme di vita che hanno mandato il segnale potrebbero non esistere più. C’è anche un problema di tecnologia: il genere di strumenti che possediamo non sono abbastanza potenti per decodificare i segnali mandati in viaggio nello spazio o assegnare a essi qualunque significato. Dobbiamo costruire qualcosa di più avanzato.

Se ricevessimo un messaggio, dovremmo effettivamente rispondere? Questa è una questione molto dibattuta. Da una parte, incontrare gli alieni potrebbe insegnarci molte cose, ma dall’altra parte queste forme di vita potrebbero decidere di distruggerci. Shostak ha un’interessante modo di guardare la questione. Se una società ha la tecnologia per viaggiare attraverso il cosmo, allora ha già certamente intercettato le telecomunicazioni provenienti dalla Terra: secondo Shostak, stiamo già dicendo a tutto il cosmo dove ci troviamo.

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