Ecco perché esistono i mancini e perché hanno dei vantaggi nella vita

Essere mancini non è solo normalissimo, ma in certi casi può avere dei vantaggi inaspettati. Andiamo a scoprire quali.

31 Luglio 2023
Fonte: 123RF

Fino a non molto tempo fa, essere mancini rappresentava una sfida quotidiana. Molti mancini erano costretti ad adattarsi a un mondo progettato principalmente per i destrimani, subendo abusi e pressioni per conformarsi alla maggioranza. Usare la mano sinistra per scrivere, utilizzare un telefono o anche semplicemente afferrare un oggetto poteva trasformarsi in una frustrante lotta contro un’infrastruttura pensata per favorire l’uso della mano destra.

Tuttavia, l’evoluzione della società e la consapevolezza dell’unicità di ogni individuo hanno portato ad un crescente riconoscimento dei vantaggi legati alla lateralità sinistra, ovvero all’essere mancini. Anzi, al giorno d’oggi, è qualcosa che viene visto come un’opportunità e un segno distintivo, con numerosi benefici che spesso sfuggono a chi è abituato all’uso della mano destra.

In questo articolo, esploreremo i molteplici vantaggi di essere mancini, mostrando come questa particolare carattereristica possa offrire prospettive uniche e vantaggi che spesso passano inosservati. Dall’arte alla creatività, dalle prestazioni sportive alle abilità cognitive, scopriremo come l’utilizzo della mano sinistra possa arricchire la vita di chi ha il privilegio di essere mancino.

Scopri anche:– Chi usa la mano sinistra pensa e prova emozioni diverse dal resto del mondo

Perché esistono i mancini?

Il mancinismo è un fenomeno affascinante e misterioso che coinvolge circa il 10% della popolazione mondiale. La ragione principale dietro questa lateralità è l’asimmetria del cervello umano. Nei destrimani, le funzioni linguistiche e altre abilità sono principalmente localizzate nell’emisfero sinistro del cervello, mentre nei mancini, queste funzioni si distribuiscono in entrambi gli emisferi, con una prevalenza verso il lato destro.

Questa particolare distribuzione delle funzioni cerebrali nel cervello dei mancini porta a un’interessante corrispondenza incrociata tra la parte del corpo regolata e quella del cervello che la governa. In altre parole, i mancini tendono ad utilizzare di più la mano sinistra, l’occhio sinistro e l’orecchio sinistro, poiché queste parti del corpo sono strettamente connesse alle funzioni attivate principalmente nell’emisfero cerebrale destro.

Questa asimmetria è uno dei motivi che sottolinea l’unicità dei mancini, poiché la loro lateralità sinistra li porta ad avere una prospettiva diversa nel pensiero e nell’interazione con il mondo.

Tuttavia, è importante sottolineare che la causa precisa dell’essere mancini non è ancora completamente compresa. Si ritiene che fattori genetici e ambientali possano giocare un ruolo nella determinazione della lateralità sinistra o destra di una persona. Alcuni studi hanno suggerito che se uno dei genitori è mancino, c’è una maggiore probabilità che il figlio possa ereditare questa caratteristica. Tuttavia, non esiste un unico “gene del mancinismo”; è probabile che la lateralità sia influenzata da un complesso insieme di fattori genetici e ambientali.

Quali sono i pregi dei mancini?

La Giornata internazionale dei mancini, celebrata il 13 agosto di ogni anno, è un’importante occasione per riconoscere e celebrare la diversità dei mancini. Questa giornata è stata istituita nel 1992 dal Left Handers Club, un’associazione inglese che si impegna da anni a promuovere la conoscenza e l’accettazione del mancinismo nella società.

Nonostante gli ostacoli che possono ancora incontrare nella vita quotidiana, i mancini dimostrano una notevole adattabilità e perseveranza. Molte attrezzature e oggetti, come forbici, mouse del pc e utensili da cucina, continuano ad essere progettati principalmente per destrimani, ma i mancini sono in grado di superare queste sfide con creatività e determinazione.

Secondo alcuni studi, i mancini potrebbero avere vantaggi neurologici rispetto ai destrimani. Essendo dotati di una maggiore distribuzione delle funzioni cerebrali in entrambi gli emisferi, si ritiene che i mancini abbiano una marcia in più dal punto di vista cognitivo. Alcune ricerche hanno suggerito che i mancini possono essere più creativi e intelligenti, e mostrano una maggiore abilità nel risolvere complessi problemi di matematica.

Ecco alcuni dei pregi dei mancini:

  • Creatività e intelligenza: i mancini spesso vantano una mente creativa e intuitiva. Grazie alla peculiare distribuzione delle funzioni cerebrali, possono essere dotati di una fantasia vivace e un approccio innovativo nella risoluzione di problemi.
  • Capacità matematiche: studi hanno suggerito che i mancini hanno maggiori facilità nel comprendere concetti matematici complessi. La connessione tra il cervello e le abilità motorie della mano sinistra sembra fornire loro un vantaggio nel manipolare simboli matematici e risolvere equazioni.
  • Memoria episodica sviluppata: la memoria episodica è quella che permette di trasformare eventi della vita quotidiana in ricordi a lungo termine. I mancini sembrano avere una maggiore capacità di memorizzare dettagli e avvenimenti significativi e non, rendendo le loro esperienze più ricche e profonde.
  • Eccellenza nello sport: nell’ambito sportivo, i mancini possono eccellere in alcune discipline. Grazie alla loro lateralità, sono particolarmente talentuosi nel tennis, nel ping pong, nel pugilato e nella scherma, dove la mano sinistra può offrire un vantaggio tattico imprevedibile per gli avversari abituati a confrontarsi principalmente con destrimani.
  • Maggiore motivazione: molti mancini guardano il mondo con maggiore competizione e voglia di vincere rispetto ai più comuni destrimani. Questo fa sì che la loro motivazione possa essere generalmente più sviluppata. Pensiamo a chi sono i mancini più famosi del mondo.

Quanto vive in media un mancino?

Per lungo tempo, una statistica apparentemente incontrovertibile sosteneva che i destrimani vivessero in media nove anni più a lungo dei mancini. Tuttavia, negli ultimi anni, questa affermazione è stata oggetto di dibattito e revisione.

Qualche anno fa, circolò online una ricerca che suggeriva che la vita media dei mancini si fermasse intorno ai 66 anni, rispetto ai circa 75 anni della popolazione americana in generale. Questo dato ha alimentato il mito che i mancini fossero inclini a una maggiore mortalità. Dopo un po’, si parlava del fatto che i mancini vivessero circa 7 anni in meno rispetto a persone destrimani.

Tuttavia, studi e analisi più recenti e condotti da esperti, come Chris McManus dell’University College di Londra, hanno smentito queste credenze. Nel 2019, McManus ha pubblicato una ricerca che ha esaminato mezzo secolo di studi sul mancinismo. I risultati hanno dimostrato che non esiste alcuna correlazione tra essere mancini e una maggiore mortalità.

Inoltre, lo scienziato ha sottolineato che il mito riguardante la minor durata di vita dei mancini sembra essere resistente e difficile da sradicare, nonostante i dati scientifici contrari. Questo potrebbe essere attribuito a una diffusione prolungata di bufale, leggende, informazioni errate e idee preconcette radicate nella società.

La prima ricerca che ipotizzò che i mancini vivessero meno dei destrimani, infatti, si basava sull’osservazione che ci sono pochi anziani che usano la mano sinistra. Peccato che si tratta di un dato che può essere facilmente spiegato: un tempo le persone che usavano la mano sinistra venivano “corrette” e costrette a usare la destra. Una pratica barbara che oggi è caduta quasi completamente in disuso. Ma ci spiega benissimo per quale motivo è più facile trovare un mancino giovane che uno anziano.

Cosa cambia nel cervello di un mancino?

Le ricerche hanno rivelato che il cervello dei mancini presenta differenze nel funzionamento rispetto a quello dei destrimani, con interessanti implicazioni fisiologiche e neurologiche.

Uno studio australiano pubblicato nel 2006 ha indicato che i mancini tendono a stabilire connessioni più veloci tra l’emisfero sinistro e l’emisfero destro del cervello. Questo aumento della connettività può influenzare positivamente il pensiero, consentendo ai mancini di elaborare informazioni più rapidamente rispetto ai loro omologhi destrimani.

Inoltre, pare proprio che il mancinismo possa influenzare il processo decisionale delle persone. Sia i mancini che i destrorsi possono mostrare una preferenza implicita per scegliere il loro lato dominante in determinate situazioni. Questo potrebbe suggerire che le differenze nel funzionamento dei due emisferi cerebrali possono influenzare le scelte e le decisioni quotidiane.

Anche l’organizzazione delle emozioni nel cervello può essere influenzata dalla mano dominante. Uno studio del 2012 ha rivelato una forte correlazione tra la mano dominante e il modo in cui il cervello ordina le emozioni. Ciò suggerisce che le emozioni possono essere elaborate e percepite in modo diverso in base alla lateralità del soggetto.

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