Ecco la pietra magica per cucinare senza fuoco nè gas

Cucinare senza gas nè fuoco è possibile grazie a questa pietra magica

30 Marzo 2017

Cucinare senza gas nè fuoco è possibile. Come? Utilizzando una pietra magica che consente di preparare piatti buonissimi senza i fornelli. Si tratta di un minerale, presente in natura, che presto potrebbe mandare in pensione fuoco e gas nelle cucine di tutto il mondo.

Si chiama zeolite e viene già sfruttata per altri usi. In Israele e negli Stati Uniti gli eserciti la usano per realizzare garze mediche, mentre in Germania viene sfruttato nelle caldaie a condensazione. Questo minerale è conosciuto anche dai giapponesi, che l’hanno usato per decontaminare la centrale nucleare di Fukushima dopo il terremoto e lo tsunami, mentre moltissime aziende di detersivi la aggiungono nella formulazione dei loro prodotti.

Insomma, la zeolite è un minerale che si presta a moltissimi usi, ma sino ad oggi nessuno l’aveva scelta per cucinare. A sfruttare la pietra magica in cucina ci ha pensato Paolo Caratossidis, chef padovano, che ha trovato un modo per preparare piatti stellati con la zeolite. Lo la chiama “pietra filosofale” ed è convinto che possa rivoluzionare il suo settore. In effetti questo minerale è davvero portentoso. A contatto con l’acqua la sua struttura cristallina libera calore ed è in grado di arrivare alla temperatura di 110 gradi in pochissimi secondi.

“A contatto con l’acqua – ha raccontato Caratossidis – la zeolite, già utilizzata nel mercato industriale, sviluppa calore fino a 100-120 gradi: a giugno, così, ho sperimentato la prima cottura con questo metodo, inserendo zeolite, acqua e un uovo di quaglia in un thermos a doppia camera in acciaio. La cosa ha funzionato”. Oggi lo chef ha creato un’associazione, la Zeocooking, a cui hanno aderito tantissimi altri professionisti del settore, per sviluppare sempre di più questo metodo i cottura.

“Credo che abbia un futuro – ha spiegato – visto che permette di cucinare senza fiamme libere e con un materiale riutilizzabile, una volta asciugato, anche 30 volte al giorno e fino a 300 anni, visto che la reazione che genera calore non è chimica, ma fisica. E si tratta di un materiale che, anche se non è facile ancora da trovare sul mercato in Italia, è economico, non tossico e riattivabile con energie naturali”

Attenzione però, la cucina con la pietra magica non è per tutti: “Far bollire l’acqua è molto semplice, ma gestirne la temperatura è più complesso – ha rivelato lo chef -, perché dipende da tanti fattori come la quantità d’acqua, il tipo di cibo e le caratteristiche del contenitore. Qui interviene l’esperienza dello chef e il suo gusto, assolutamente decisivi”.

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