Ecco il primo brano musicale composto da un robot

Sul web è stato pubblicato il primo brano musical composto da un robot. Si ispira ai Beatles e si intitola “Daddy’s car”

23 Settembre 2016

La tecnologia nel campo dei robot nell’ultimo periodo si è fortemente evoluta e sono in tanti a credere che in futuro (piuttosto prossimo) le macchine potranno sostituire l’uomo in quasi tutti i lavori, anche quelli artistici. Se prima infatti i robot venivano indicati come i sostituti degli operai in fabbrica, ora potrebbero andare a rimpiazzare anche poeti, scrittori e cantanti.  Il Google Brain Team infatti da tempo sta elaborando degli algoritmi in grado di svolgere lavori intellettuali.

Attraverso la piattaforma open source TensorFlow, questo team analizza il deep learning (le moderne reti neurali) cercando di applicarle nei più svariati a diversi campi che vanno dalle traduzioni simultanee, sino alle risposte automatiche alle mail, fino alle applicazioni in campo artistico come Deep Dream oppure Google Poetics.

In campo musicale i ricercatori hanno presentato il progetto Magenta presentato all’ultimo MoogFest, dove è stata eseguita una melodia di 90 secondi realizzata tramite rete neurale al pianoforte.

Nel frattempo Sony ha annunciato che il prossimo anno pubblicherà un album musicale creato con canzoni composte interamente dall’intelligenza artificiale. Il progetto è stato realizzato dalla CSL Research Laboratory che ha diffuso in anteprima un brano intitolato “Daddy’s Car” e suonato dal robot nello stile dei Beatles.

La creazione del brano è avvenuta attraverso un complesso sistema denominato Flow Machines, formato in modo da apprendere i vari stili, analizzando un database di 13mila canzoni, analizzando tipologia degli strumenti usati, la sezione ritmica, la struttura delle composizioni e molto altro. C’è da dire però che il testo  il testo e l’arrangiamento non sono stati realizzati da un robot, ma da Benoît Carré musicista e produttore francese. Il secondo brano in arrivo si intitolerà “Mr Shadow”, uscirà il prossimo anno ed è ispirato ad alcuni autori americani come Irving Berlin, Duke Ellington, Cole Porter e George Gershwin.

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