Chi è Emanuele Fasano, pianista della stazione ospite a Sanremo

Emanuele Fasano, il pianista della stazione centrale, sarà a Sanremo. Ecco la sua favola e la musica che ha incantato il mondo

11 Febbraio 2017
Fonte: Youtube

La storia di Emanuele Fasano sembra una favola moderna, ma è realtà e il pianista della stazione, dopo aver girato il mondo, sarà ospite al Festival di Sanremo. La favola di Emanuele inizia da un pianoforte alla stazione di Milano Centrale quando il ragazzo passa di lì e, quasi per caso, si siede e inizia a suonare.

Qualcuno lo filma, incantato dalla musica, e il video finisce in rete, dove diventa virale. Ed è così che il ventenne di Albenga arriva sui palcoscenici londinesi, diventando una star.

D’altronde Emanuele la musica ce l’ha nel sangue. Suo padre infatti è Franco Fasano, autore di canzoni memorabili come “Ti lascerò”, cantata da Fausto Leali e Anna Oxa, “Io amo” e “Mi manchi” di Leali, “Regalami un sorriso” di Drupi e “Certe cose si fanno” di Mina.

Crescendo in un’ambiente così il giovane ha respirato musica sin da piccolo e il suo talento è stato coltivato, grazie anche agli studi al Conservatorio.

Ma cosa ci faceva Emanuele quel giorno alla stazione? Doveva raggiungere Roma in occasione delle feste di Natale e aveva perso il treno, per questo aveva deciso di ingannare il tempo facendo quello che gli piace di più, suonare il pianoforte. Il fato ha voluto che quella musica arrivasse alle orecchie di uno spettatore fuori dal comune, ossia Alberto Simone, produttore televisivo, rapito dalle note di “Non so come mai”.

Simone ha quindi deciso di riprendere la performance, certo che Emanuele Fasano avesse un vero talento, e l’ha postata online. Il successo è stato immediato e oggi il video ha milioni di visualizzazioni. Nel frattempo c’è stata la firma con il grande produttore Roberto Gasparini e i concerti a Londra.

“Ho visto il piano e non ho saputo resistere – ha raccontato Emanuele Fasano, ormai conosciuto da tutti come il pianista della stazione -. Il resto è stato casuale e quando la sera di Natale mi hanno detto che avevo già tante visualizzazioni quasi non ci credevo. Il sogno? Vivere di musica, ma adesso mi godo questo splendido regalo di Natale”.

“Io penso che la musica e l’arte siano un risarcimento all’instabilità di questa vita – ha raccontato il ragazzo -, in cui nulla è eterno. Sembrerà malinconico per un ragazzo della mia età, ma io credo che quando si suona, si esce dalla sofferenza, dall’incertezza della vita e si entra nell’attimo eterno della musica, in cui vorrei portare sempre più ascoltatori”.

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