Ecco Exhale, il primo lampadario vivente

Exhale è il primo lampadario vivente. Questo pezzo di design è stato realizzato dall'ingegnere Julian Melchiorri ed è in grado di purificare l'aria

6 Ottobre 2017
Fonte: Twitter

Exhale è il primo lampadario vivente. Si tratta di un accessorio di arredamento in grado di rendere più bello un ambiente, ma anche più sano, purificando l’aria. Mentre illumina infatti Exhale fa bene anche alla salute delle persone che si trovano all’interno della stanza.

Il lampadario è stato realizzato da Julian Melchiorri un ingegnere biotecnologo appassionato di design. Il prodotto è stato creato utilizzando 70 foglie sintetiche concepite dall’inventore, che riproducono la fotosintesi clorofilliana delle piante. L’idea è piaciuta così tanto che Exhale è stato addirittura esposto al V & A Museum nel corso del Design Festival di Londra.

Proprio come le piante infatti le foglie del lampadario assorbono CO2, utilizzando la luce, e producono ossigeno che viene rilasciato nell’aria, purificandola. Le foglie sono state realizzate utilizzando delle particolari alghe verdi, mentre l’aria viene filtrata tramite un liquido contenuto all’interno, in grado di far passare la luce.

“3,5 miliardi di anni fa questo pianeta era un luogo ostile e desolato – ha spiegato Julian Melchiorri parlando di Exhale -. L’atmosfera era tossica e non conteneva ossigeno. La vita sulla terra era limitata a una varietà di organismi acquatici primitivi a cellule singole. Poi  – ha continuato il famoso ingegnere -un nuovo tipo di organismo è emerso con una straordinaria nuova capacità: raccogliere energia dalla luce solare e utilizzarla per alimentare le attività interne. Questo fenomeno è conosciuto come la fotosintesi ed è uno dei processi chimici più importanti sulla terra, quasi tutta la vita è affidata a questo processo in ultima analisi”.

Infine Melchiorri ha svelato la motivazione per cui ha voluto creare un oggetto di design come Exhale: “In un periodo in cui l’emissione globale dell’aria e l’urbanizzazione crescono in modo esponenziale – ha detto -, emergono la necessità di creare soluzioni sostenibili per l’ambiente urbano interno ed esterno”.

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