Forest-bathing: curarsi passeggiando nel bosco. Lo dice la scienza

La disciplina giapponese del Shinrin-yoku, o "forest bathing" , inserita a pieno titolo tra i pilastri della medicina, arriva in Italia. Ogni albero influisce positivamente sul nostro organismo

19 Ottobre 2016

Passeggiare nel bosco per stare meglio. Gli alberi hanno un influenza benefica sul nostro organismo, non solo a livello spirituale ma anche e soprattutto fisico.

I giapponesi lo sostengono da anni, tramite la disciplina del Shinrin-yoku, o “forest bathing“, ora arrivata anche in Italia. Precisamente nel parco naturale dell’Oasi Zegna, in Alta Valsessera.

Il tiglio serve per il sistema nervoso, il melograno per quello cardiocircolatorio. Ogni albero influenza l’organismo umano.

Nell’Oasi Zegna , a partire dal 2012, l’ecodesigner Marco Nieri e l’agronomo Marco Mencagli hanno avviato il monitoraggio di piante e alberi attraverso il metodo del Bioenergetic Landscape, secondo il quale ci sarebbe una relazione elettromagnetica che si può verificare per risonanza tra la biosfera locale, l’uomo e le piante e che attribuisce a ogni specie vegetale caratteristiche energetiche in grado di influire in maniera diversa sul nostro organismo.

Nel Bosco del Sorriso, la segnaletica indica le piante che producono una maggiore influenza bioenergetica e i tre sentieri per effettuare il forest bathing.

Bastano quattro ore al giorno nel bosco, alternando passeggiate a soste lungo i sentieri, per produrre effetti sulla salute che rimangono per lungo tempo. Se non si hanno a disposizione tre giorni, 5 km percorsi nella faggeta in 4 ore attivano comunque una risposta sensibile anche se più limitata sul sistema immunitario.

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