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Fucili Nerf: le battaglie non sono mai state così avvincenti

I fucili Nerf stanno avendo sempre più larga diffusione: sono divertenti, facili da usare e tutti ne vanno pazzi. Ecco quali sono i modelli in commercio e come funzionano

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Non c’è cosa più bella che organizzare una battaglia con fucili che sparano dardi in gommapiuma: è divertente, appassionante e sicuro. A tal proposito, in commercio sono presenti da parecchi anni i cosiddetti fucili Nerf, prodotti da moltissime fabbriche di giocattoli. Il primo venne prodotto nel 1969 dalla Parker Brothers, la quale fondò il sottomarchio Nerf, venduto successivamente alla Hasbro che ne espanse la produzione.

In base ai dardi sparati, le armi Nerf si possono suddividere in 5 macrocategorie: Vortex, N-Strike, Dart Tag, Lazer Tag e Super Soaker. I primi sono caratterizzati dal fatto che lanciano piccoli dischi ricoperti di foam o gommapiuma, che li rende morbidi. A seconda dei modelli possono o meno lasciare una scia luminosa che rende le battaglie al buio ancora più accattivanti.

Gli N-Strike, invece, possono sparare 3 tipologie di colpi: i suction, che presentano una ventosa sulla punta, i whistler, che emettono un effetto sonoro quando vengono sparati, e gli streamline, quelli più classici. Per quanto riguarda gli Dart Tag, questi lanciano dei dardi simili ai suction, con l’unica differenza che al posto della ventosa c’è del velcro. I Lazer Tag sono i fucili più sofisticati e costosi in quanto sfruttano la tecnologia a raggi infrarossi. Vengono utilizzati nell’omonimo gioco, che si può svolgere sia all’interno che all’esterno in appositi luoghi che riproducono scenari di combattimento. Qui due squadre si fronteggiano e devono raggiungere degli obiettivi prefissati come, ad esempio, la conquista della base avversaria oppure l’eliminazione del leader dell’altra squadra. L’ultima tipologia, quella degli Super Soaker è forse la più diffusa, in quanto si tratta di semplici pistole che vengono ricaricate ad acqua.

Per quanto riguarda il caricamento del fucile Nerf, questo varia da modello a modello. E’ preferibile, nella scelta, uno che abbia il caricatore automatico, messo in funzione da un motore elettrico. Anche le ricariche dei dardi devono essere scelte in base alla tipologia di arma che si possiede: sul retro di ogni confezione, infatti, è presente una tabella che ne indica la compatibilità. Infine, vi è anche la possibilità di personalizzare il proprio Nerf con delle estensioni che possono aumentarne l’efficienza.

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