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Grazie al motore antimateria, il via ai viaggi interstellari

Motore antimateria: è partito il progetto per reperire i fondi necessari alla sperimentazione di un veicolo spaziale in grado di raggiungere le stelle

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Nell’ultimo secolo, abbiamo ottenuto risultati incredibili nel campo delle esplorazioni spaziali, ma la possibilità di utilizzare sonde su distanze interstellari potrebbe sembrare ancora confinata all’ambito della fantascienza. Per raggiungere Alpha Centauri, il sistema stellare a noi più vicino e distante dalla terra poco più di 4 anni luce, servirebbero circa 165 mila anni viaggiando alla velocità dell’Apollo 10, il veicolo che ha raggiunto il record di velocità mai toccata dall’uomo, corrispondente a 39.897 km/h.

Non la pensano così i fisici Jackson e Howe, per i quali, costruendo un motore ad antimateria, si potrebbe raggiungere il 40% della velocità della luce, riducendo i tempi di viaggio verso Alpha Centauri a poco più di un decennio. La tecnologia per la costruzione del primo motore alimentato ad antimateria non costituirebbe un problema insormontabile. Con i fondi necessari, si potrebbe giungere a testare il prototipo di un veicolo spaziale ad antimateria già nei prossimi dieci anni. L’antimateria è costituita da particelle aventi carica opposta alla materia convenzionale. Inoltre, quando gli atomi di materia ed antimateria entrano in contatto tra di loro, si annullano a vicenda, rilasciando enormi quantità di energia, che potrebbe essere utilizzata come propellente per un veicolo spaziale.

Jackson e Howe hanno quindi progettato una sonda interstellare ad antimateria, che avrebbe bisogno di soli 17 grammi di anti-idrogeno per raggiungere Alpha Centauri. Il problema principale consiste però nel reperire il combustibile necessario all’approvvigionamento della sonda: l’antimateria, infatti, può essere generata solo negli acceleratori di particelle e a costi altissimi. Le tecnologie attuali, inoltre, non permettono il contenimento dell’antimateria, poiché è difficile impedire che essa si annichilisca incontrando un atomo di materia corrispondente.

Tuttavia, i due fisici ritengono di aver risolto il problema del contenimento, almeno in via teorica, ed hanno così deciso di provare a reperire i fondi per l’avvio del progetto, ovvero 200 mila dollari, tramite una campagna di crowdfunding su Kickstarter. Il crowdfunding può essere un buon modo per generare interesse verso il progetto, al fine di attirare gli ulteriori investimenti necessari alla costruzione del prototipo, stimati in circa 100 milioni di dollari. Nei prossimi decenni, potremmo quindi assistere ad imprevedibili sviluppi nel settore del turismospaziale, che potrebbe spingersi fino all’esplorazione interstellare.

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