La cucina italiana e l’immensa varietà e qualità di prodotti Made in Italy è tra le più invidiate nel mondo. Infatti, la nostra enogastronomia ha affrontato globalizzazione e crisi sempre a testa alta mantenendo alta la posizione nella classifica dei migliori.
Sarà proprio ciò che spinge ad imitare i cibi italiani all’estero? Sul mercato, purtroppo, si trovano prodotti etichettati con il marchio italiano seppur non sia così. Come evitare allora di essere truffati? E soprattutto, quali sono i cibi più imitati? Eccone 10.
Dalla decima alla sesta posizione
Secondo i dati emersi tramite uno studio di Coldiretti e Legambiente, nella classifica dei 10 prodotti più imitati all’ultimo posto troviamo la Fontina. Questo formaggio DOP è molto amato per il suo sapore dolce e delicato. Usato come condimento o come accompagnamento al prosciutto per un buon panino, è apprezzato da adulti e bambini. Proprio in virtù di queste qualità, è stato imitato con il nome “Fontiago”.
Il prosciutto crudo a cui ci riferivamo parlando della Fontina è alla nona posizione. Eccellenza di Parma, è così imitato che i francesi hanno pensato al nome: “Jambon de Parma”.
Scorrendo la classifica, all’ottava posizione abbiamo la mozzarella di bufala. Considerata “l’oro bianco italiano”, è squisita sulla pizza napoletana come in accompagnamento ad affettati o con un filo d’olio. Ma nelle varie imitazioni nessuna si avvicina neppure un pò al gusto della squisita mozzarella italiana.
Per la pizza o un buon piatto di pasta al sugo, quale pomodoro migliore del San Marzano? Questo nella classifica delle imitazioni è al settimo posto.
Perfetto per il mal di gola, buono con il latte, su una fetta di pane o al cucchiaio, il miele è al sesto posto tra i cibi più imitati. In particolare, gli americani cercano di riprodurlo ottenendo un risultato davvero spiacevole: un intruglio di sciroppo di riso o mais o addirittura un dolcificante a base di zucchero grezzo o malto.
Top five
Al quinto posto troviamo la pasta. Avete mai assaggiato quella presente sugli scaffali esteri? Alla farina di grano duro vengono miscelate farine di bassa qualità o addirittura per la pasta all’uovo vengono aggiunte farine di mais o coloranti ottenendo un prodotto lontano per qualità e caratteristiche dalla pasta italiana.
In quarta posizione è il Parmigiano Reggiano, contraffatto e imitato in tutto il mondo: “Parmesan”, “Parmesao”, “Regianito”, “Parmesello”.
Tra i più imitati, al terzo posto c’è l’aceto balsamico. Al secondo posto il vino, sempre più contraffatto negli ultimi anni con l’aggiunta di preparati in polvere o di zucchero al mosto.
Al primo posto, invece, l’olio extravergine d’oliva: il più imitato in tutti paesi con scarsi risultati.