Fonte: Getty Images

I primi due gol di Nalini, il calciatore-saldatore del Crotone

Prima i sacrifici, poi la doppietta memorabile che ha salvato i calabresi dalla retrocessione

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Nel giorno dello straziante addio alla Roma, la sua Roma, di Francesco Totti, una storia piccola, ma bella apre uno squarcio e ci costringe a raccontare un calcio estinto, ormai inesistente. La storia di Andrea Nalini, 26 anni, è anche questo: il sogno di un ragazzo che ha scelto nonostante tutto di tentare, di crederci pur rimanendo ancorato alla concretezza.

Come Vardy, l’eroe che ha segnato in Premier umiltà e impegno, anche Nalini è arrivato nella massima serie, italiana in questo caso, dopo aver lavorato come magazziniere e saldatore.

“Giocavo tra i dilettanti nel Villafranca avrò fatto settemila provini, con Chievo, Verona, Inter, Milan e Genoa…” aveva raccontato tempo fa Nalini. “Ma nessuno mi prendeva, soprattutto perché mia mamma faceva resistenza e voleva che mi diplomassi. Cosa che poi sono riuscito a fare conseguendo il diploma di perito meccanico”.

Al Villafranca riusciva a guadagnare uno stipendio rispettabile: “Lavoravo pure come saldatore nella ditta Cordioli, 1.400 euro al mese più un contributo di 300 da parte del club. Passai alla Virtus Verona e nel frattempo cambiai pure lavoro”.

Ma questo ragazzo ha un sogno a cui non intende rinunciare e per cui decide di fare dei sacrifici: “Mi assunse l’Aia come magazziniere nel reparto wurstel, prendevo 800 euro al mese, poi la società mi passava qualcos’altro. Durante una sfida dei playoff contro la Casertana, mi notò la Salernitana. Resto un ragazzo normale, prima guadagnavo 800 euro e oggi 10.000, ma la mia visione della vita non è cambiata”.

Contro la Lazio, nell’ultima giornata di campionato, ha segnato la doppietta che ha permesso al Crotone di rimanere in Serie A. Un doppio sogno, per lui e per il Crotone, che contro ogni pronostico rimane tra le squadre del massimo campionato.

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