Il deprimente calcolo delle calorie secondo età e sesso

Il calcolo delle calorie è davvero deprimente, ma essere consapevoli di quanto cibo mangiamo ogni giorno potrebbe rappresentare un grande vantaggio per la nostra salute

21 Giugno 2016
Fonte: pixabay

Senza dubbio fare il calcolo delle calorie che ingeriamo è deprimente: osservare le etichette e ricercare quei valori numerici che potrebbero farci sentire in colpa per aver mangiato un particolare cibo, infatti, non è certamente piacevole. Eppure, questa abitudine è molto utile per renderci consapevoli di un’importante realtà che rischia di mettere in pericolo la nostra salute e, peggio ancora, la nostra vita. Alcune statistiche confermano un dato allarmante, secondo cui la popolazione mondiale avrebbe la tendenza a mangiare più di quanto avrebbe bisogno in base al sesso e all’età.

Viviamo in una società in cui sembra esserci un vero e proprio “culto” nei confronti del cibo e ogni occasione sembra quella giusta per poter introdurre calorie nel nostro organismo. Il cibo è diventato quasi un mezzo di aggregazione sociale, al punto che uscire con gli amici equivale a recarsi insieme in un ristorante e ad ogni cerimonia celebrata corrisponde una festa o un banchetto. Non c’è più rispetto per il tradizionale orario dei pasti e mangiamo troppo, spesso senza rendercene conto e non ponendoci regole per quanto concerne le quantità assunte.

Il Dipartimento della Salute degli Stati Uniti ha elaborato un grafico per rappresentare in modo concreto la situazione e renderla più chiara ai cittadini, spiegando che il fabbisogno calorico giornaliero di un individuo diminuisce in base al sesso, all’età e all’attività fisica svolta. Per questo motivo il calcolo delle calorie, anche se deprimente, diventa necessario e sono le donne per prime che dovrebbero ridurre la quantità di cibo ingerito. Già a partire dall’età di 26 anni la loro dieta dovrebbe prevedere l’assunzione di non oltre 1.800 calorie giornaliere e può essere aumentata di 200 calorie in presenza di moderata attività fisica.

Per gli uomini, invece, tale grafico suggerisce di iniziare gradualmente a mangiare meno tra i 20 e i 35 anni, arrivando ad assumere circa 2.400 calorie quando raggiungono l’età di 40 anni. Anche nel loro caso possono essere introdotte mediamente 400 calorie aggiuntive se viene praticata una costante attività fisica giornaliera. Il deprimente calcolo delle calorie ci fa capire, dunque, che consumiamo meno energia di quanto pensiamo e lo dimostra il fatto che i ragazzi italiani, secondo l’OMS, hanno il tasso di obesità più alto in Europa.

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