Il 'guanto parlante' che dà la parola ai muti

Thomas Pryor e Navid Azodi sono due studenti che hanno realizzato un guanto in grado di tradurre in parole il linguaggio dei segni

6 Febbraio 2017

Thomas Pryor e Navid Azodi sono due studenti dell’Università di Washington che hanno realizzato un’invenzione che potrebbe rivoluzionare la vita dei milioni di sordi e muti al mondo: i due ragazzi hanno infatti creato ‘SignAloud’, un guanto in grado di tradurre il linguaggio dei gesti in testi e parole.

I guanti ‘SignAloud’ sono collegati tramite Bluetooth a un pc e ogni volta che viene eseguito un particolare segno del linguaggio dei muti, il computer interpreta il movimento e viene tradotto in parole attraverso un altoparlante.

I due giovani hanno vinto pure un premio di 10mila dollari del Lemelson-MIT per la loro invenzione ma non sono gli unici al mondo a lavorare su progetti del genere, vista anche la necessità di tradurre il linguaggio dei segni in più lingue.

Ad esempio, in Russia Valerij Strizheus è uno studente 16enne che sta per brevettare un guanto simile e pure in Cina sono stati sviluppate tecnologie di questo tipo.

Ricordiamo che nel mondo ci sono circa 70 milioni di persone sorde o mute la cui comunicazione e quindi la cui vita potrebbe essere rivoluzionata dalla diffusione di quello che è ormai definito ‘il guanto parlante’.

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