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Il senatore Razzi: "Da operaio in Svizzera guadagnavo 6000 euro"

Il senatore ha rivelato questo particolare del suo passato per difendere il vitalizio e gli altri privilegi della politica

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“Quando facevo l’operaio guadagnavo 6mila euro, ma ero in casa. Un parlamentare ha molte più spese”. A parlare è il senatore di Forza Italia, Antonio Razzi, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano.

“Se dal primo di gennaio non c’è più il vitalizio ed è contributivo, come tutti i lavoratori, arriva circa 800 euro dopo cinque anni. Con dieci anni – ha spiegato Razzi – si arriva a 1500 euro netti al mese, come un operaio, solo che il parlamentare versa molto di più di un operaio mensilmente”.

Secondo il senatore un parlamentare “lo fa per il bene dei cittadini, per fare il bene al Paese”, quindi “ha bisogno di una certa quantità, perché se fa politica e va in giro per i paesi, o offre l’aperitivo a quello, o la cena all’altro, deve stare attento, altrimenti non gli basta quella paga che tutti hanno”. Razzi sarebbe convenuto rimanere a fare l’operaio: “Un parlamentare prende poco meno di 5000 euro al mese – ha detto – Io da operaio prendevo 6000 euro al mese, però ero in casa e mi bastava, avevo la moglie, due figli, in Svizzera. Io ora ho più spese rispetto a quando facevo l’operaio in Svizzera. Ci sono le trasferte, è normale, tutti quelli che lavorano per lo Stato hanno queste trasferte”.

Il parlamentare ha risposto ad queste domande, in merito al tema vitalizio e rimborsi, questioni assai discusse fuori dall’Aula e su cui Razzi ha sempre manifestato pareri che hanno suscitato reazioni alquanto colorite.

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