Il tuo vecchio libro di Harry Potter può valere più di 5000 euro

Ormai è noto il successo del maghetto con gli occhiali, ma quanto costano i vecchi libri di Harry Potter? Ecco a quanto è stato venduto il primo

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Harry Potter! L’ascesa del maghetto con gli occhiali è stata inarrestabile negli ultimi anni. La fortunata saga che ha reso J. K. Rowling una delle persone più ricche di tutto il Regno Unito è ormai un classico, viene raccomandata nelle scuole e si è espansa fino a diventare un impero cinematografico, con parchi divertimento e videogiochi e siti web come Pottermore dedicati a chi non ne ha mai abbastanza di incantesimi e magie.

Ma ecco una domanda interessante: eravate dei fan quando ancora Rowling era semisconosciuta e la serie era stata distribuita in librerie e biblioteche per la prima volta? Avete un legame sentimentale con questi libri e non li avete mai buttati via? Siete passati dall’Inghilterra quando la scrittrice aveva fatto il suo debutto e avevate comprato un libro per semplice curiosità? Allora potrebbe essere il vostro giorno fortunato.

Le prime edizioni e il loro valore

Infatti, è di pochi giorni fa la notizia che una prima edizione di Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban ha venduto su eBay per la straordinaria cifra di 7.500 dollari, circa 6.800 euro al cambio attuale. Certo, questa era una versione particolare: una First UK Deluxe Edition, autografata dall’autrice, del libro che aveva introdotto il tormentato Sirius Black ai fan della serie. Un tesoro per chi è cresciuto con questi libri.

Anche se pare che questo sia il massimo a cui sia mai stato venduto un libro della serie di Harry Potter, se avete edizioni un po’ meno prestigiose potrebbe essere comunque l’occasione per ottenere una bella cifra. Sono infatti presenti sulla piattaforma di vendita via aste online altri tomi del giovane inglese, rigorosamente prime edizioni con copertina rigida, che vendono per cifre comprese tra i mille e i cinquemila euro.

Harry Potter, una storia di successo

Un risultato impressionante per la storia della scrittrice, che ha dovuto faticare a lungo per poter affermarsi nel campo editoriale. Dopo gli studi di letteratura, tra cui anche un anno trascorso a studiare francese a Parigi, e il lavoro come traduttrice per Amnesty International, Rowling piombò in una profonda depressione in seguito alla nascita della figlia e al lungo periodo in cui rimase disoccupata.

Ma la scrittrice riuscì a risollevare la testa da questo periodo buio, che ispirò la figura dei Dissennatori, gli ambigui esseri sovrannaturali impiegati dal Ministero della Magia in grado di risucchiare la felicità e l’anima dalle persone. Dopo molti rifiuti, la Bloomsbury, una casa editrice semisconosciuta all’epoca, accettò di pubblicare il manoscritto di quello che molti giudicavano un romanzo troppo lungo e invendibile. E il resto è storia.

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