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Jules Bianchi, lo sfortunato pilota francese di Formula 1

Jules Bianchi, pilota francese di automobilismo, è stato vittima di uno spaventoso incidente nel 2014: dopo nove mesi di coma, è morto il 17 luglio del 2015

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Jules Bianchi non ha fatto in tempo a conoscere la celebrità che il destino lo ha portato via a soli 25 anni. Il pilota francese di automobilismo nasce a Nizza il 3 agosto 1989 e a Nizza muore il 17 luglio del 2015, dopo oltre nove mesi di coma: vanta origini italiane, precisamente milanesi. Inizia fin da piccolo a correre con i kart e nel 2006 approda al Karting Formula A dove ottiene discreti successi: si laurea Campione di Francia e Campione nella “WSK International Series nella categoria 125 Super-ICC”, oltre a ottenere numerosi secondi posti.

Nel 2007 Jules Bianchi approda nella categoria Formula Renault, dove, con la scuderia SG Formula, conquista il titolo di campione con 5 gare vinte ed 11 podi in 13 gare.Nel 2008 e nel 2009 il pilota francese corre nella categoria F3 Euroseries, con la scuderia ART Grand Prix: il primo anno arriva terzo, mentre il secondo si laurea campione con 9 vittorie e 12 podi.

Nel 2010 Jules Bianchi viene inserito dalla Ferrari nel suo programma giovani e passa alla GP2, categoria nella quale gareggia fino al marzo del 2013: in GP2 l’andamento del pilota francese è piuttosto altalenante, le stagioni sono costellate da numerosi incidenti, nonostante Jules Bianchi metta in mostra quello che è il suo punto forte, la velocità.

Alla fine del 2012 effettua delle prove libere in Formula 1 al volante della monoposto della Force India prima e della Ferrari poi. Nel marzo del 2013 arriva il passaggio definitivo alla Formula 1, grazie all’ingaggio della scuderia Marussia, che lo chiama per sostituire il pilota brasiliano Luiz Razia.

Sia nel 2013 che nel 2014, nonostante sia un pilota della Marussia, Jules Bianchi continua anche a effettuare i test sui pneumatici per la Ferrari, assieme a Pedro de la Rosa. Nel 2014, durante il Gran Premio del Giappone, Jules Bianchi, a causa dell’acquazzone che si abbatte sul circuito, esce di pista e va a sbattere contro una gru mobile che era presente sul tracciato per rimuovere un’altra auto incidentata nello stesso punto.

Il francese viene prontamente trasportato in ospedale, dove subisce un intervento per ridurre un ematoma, ma entra in coma. A novembre dello stesso anno viene trasportato a casa per proseguire le cure, ma resta sempre privo di conoscenza e il 17 luglio del 2015 muore all’età di 25 anni.

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