La festa dei nonni: tutte le poesie e i racconti da dedicare

Alcuni dei pensieri più belli da dedicare ai nonni, in occasione della festa a loro dedicata. Dalle poesie d'autore alle filastrocche per i più piccoli. Eccovi tutti i modi per sorprenderli

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La festa dei nonni è una festa sia religiosa che civile festeggiata in tutto il mondo ma non nello stesso giorno. In ambito cattolico vengono festeggiati il 26 luglio, giorno della ricorrenza di Sant’Anna e San Gioacchino i nonni di Gesù mentre in ambito civile in Italia sono festeggiati il 2 ottobre, stesso giorno in cui si ricordano gli angeli custodi.

La festa dei nonni è stata ideata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1978 sotto proposta di una donna, nonna di 40 nipoti. In Italia è stata proposta da un comitato di nonni nel 1997 per poi diventare una vera e propria ricorrenza con la legge 159 del 31 luglio 2005 e ogni anno il presidente della repubblica consegna un premio a 10 nonni d’Italia per la loro importanza morale alle nuove generazioni.

Tante sono le poesie dedicate ai nonni sia d’autore sia scritte in ambiente scolastico. Eccone alcune:

Poesie d’autore

Nessuno può fare per i bambini quel che fanno i nonni: essi spargono polvere di stelle sulla vita dei più piccoli. (I nonni di Alex Haley)

D’inverno ti mettevi una cuffietta coi nastri bianchi come il tuo visino, e facevi ogni sera la calzetta, seduta al lume, accanto al tavolino. Io imparavo la storia sacra in fretta e poi m’accoccolavo a te vicino per sentir narrar la favoletta del Drago Azzurro e del Guerrier Moschino. E quando il sonno proprio mi vinceva m’accompagnavi fino alla mia stanza e m’addormivi al suono dei tuoi baci. Agli occhi chiusi allor mi sorrideva in mezzo ai fiori una gioconda danza di sonni dolci, splendidi e fugaci.
(Alla nonna di Gabriele D’annunzio)

Ci sono delle cose che solo i nonni sanno, son storie più lontane di quelle di quest’anno. Ci sono delle coccole che solo i nonni fanno, per loro tutti i giorni sono il tuo compleanno. Ci sono nonni e nonne che fretta mai non hanno: nonni e nipoti piano nel tempo insieme stanno.
(Dedicato ai nonni di Bruno Tognolini)

Poesie per scuola primaria e dell’infanzia

La nonna è come un albero d’argento che la neve ripara e muove il vento. Dice “NO” con la testa e “SI” col cuore; sta presso il fuoco e prega tutte l’ore. Quando la mamma sgrida, lei perdona: chi sa perché la nonna è così buona! (La nonna di Luisa Nason)

Con i nonni in poltrona ogni cosa è dolce e buona tra un biscotto e una caramella la vita con voi è proprio bella. (Auguri ai nonni)

I suoi occhi sono stanchi hanno visto la gioia e le difficoltà, la campagna e la città. Ora sente l’armonia della famiglia e della mia compagnia. La mia nonna è un tesoro e a me è cara più dell’oro. (Nonna Maria)

Non so dove mio nonno abbia imparato, Dove trovi le risposte. Non so dove mio nonno sia stato, quanto abbia lavorato. So che molto sa, come il mago le magie, come un astrologo le stelle, come un veggente l’avvenire. (Saggezza)

Han capelli bianchi, grandi occhi stanchi, son maestri di vita di una storia infinita. Troppo spesso dimenticati invece di esserne grati, sono un gran libro aperto che dev’essere scoperto. (Occhi del passato)

Poesie, filastrocche e racconti

Tiene i piedi sotto la gonna, sta in poltrona tutto il giorno, non va in giro, non va intorno. Se c’è il sole, oppure piove, lei sta in casa e non si muove. Io che invece vado a scuola non vorrei lasciarla sola con il gatto e lo scaldino senza neanche un nipotino, ma la saluto dalla finestra perché mi aspetta la maestra. (Filastrocca della nonna)

Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni: due nonni di città e due nonni di campagna. Quelli di città si chiamavano Luigi e Antonietta. Quelli di campagna si chiamavano Ottaviano e Teodolinda. I nonni di città abitavano nel nostro palazzo e io li vedevo come minimo quattro volte al giorno, quando portavano Floppy, il cane, a fare la passeggiata. Tutti diversi i nonni di campagna. Per prima cosa avevano oche e polli al posto di un cane, poi non uscivano quattro volte al giorno a portarli a passeggio, infine, abitavano a quaranta chilometri di distanza e io li vedevo sì e no un paio di volte al mese. Questi nonni erano i genitori della mamma ed erano molto più simpatici. (Angela Nanetti – Nonni, nonni)

Infine vi consiglio di leggere il racconto dei fratelli Grimm “Il vecchio nonno e il nipotino”.

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