La leggenda del campanile che emerge dall’acqua nel lago di Resia

Nel lago di Resia si trova un campanile magico che emerge dalle acque ed è legato ad una leggenda

12 Ottobre 2016

Nel lago di Resia si trova un campanile magico che emerge dalle acque ed è legato ad una leggenda

Il lago di Resia è un luogo magico in Val Venosta, immerso fra le montagne della Vallelunga, e con un un campanile legato ad una leggenda. Secondo le credenze popolari un tempo in questa zona si trovavano tre laghi naturali, ossia il lago di Resia (che esiste ancora oggi), quello di Curon e quello di San Valentino.

Nel 1950 i laghi vennero unificati grazie alla costruzione di una diga. Il centro abitato di Curon venne sommerso completamente e trasferito altrove. L’opera costo circa 25 miliardi di lire e provocò l’ira e le proteste degli abitanti che arrivarono persino a rivolgersi al Papa per evitare la costruzione della diga.

Ogni tentativo però fallì e l’acqua invase i terreni coltivati, le case e le strade della città. Fra gli edifici sommersi dall’acqua anche una splendida chiesa del Trecento, di cui faceva parte il famoso campanile. Quest’ultimo, quando il lago di Resia è ghiacciato, emerge dalle acque e può essere persino raggiunto a piedi.

Secondo la leggenda nelle notti più fredde d’inverno qualcuno suona le campane del campanile di Curone e il loro triste suono si diffonde fra le montagne dell’Alto Adige. Oggi il campanile è considerato uno dei luoghi più romantici e suggestivi di tutta l’area.

Il lago d’altronde attira ogni anno centinaia di turisti, conquistati non solo dalla bellezza del campanile, ma anche dal lago. La zona è popolata da molti pesci, fra cui lucci, persici, coregoni e salmerini. Inoltre lungo le rive si possono praticare molti sport, fra cui il nordic walking e inline skating. D’inverno invece si può sciare nella stazione sciistica “Schöneben”.

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