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Leicester: la rosa della squadra che ha vinto la Premiership

Leicester campione, la favola che non t'aspetti: i protagonisti di un autentico miracolo sportivo che ha appassionato e fatto gioire milioni di tifosi in tutto il mondo

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Se qualcuno ad inizio anno vi avesse detto che il Leicester avrebbe vinto la Premier League probabilmente gli avreste consigliato di cambiare sport. Perché ciò che hanno fatto Claudio Ranieri e i suoi ragazzi è qualcosa che va al di là di ogni logica e che non può non far innamorare. Ogni elemento della rosa è stato decisivo per costruire questo autentico miracolo sportivo, divenuto realtà dopo il pareggio nel derby di Londra tra Chelsea e Tottenham.

A cominciare da Kasper Schmeichel, classe 1986, ruolo portiere. L’estremo difensore danese si portava dietro il peso di un’eredità da onorare (suo padre Peter ha vinto tutto con la maglia del Manchester United) e finora la sua carriera non era mai decollata in maniera definitiva. Schmeichel, quest’anno, ha dimostrato non solo di essere un buon portiere, ma anche di poter ricoprire il ruolo di leader carismatico. Le sue urla d’incitamento, le sue uscite avventurose e le sue parate plastiche spesso hanno tenuto a galla il Leicester, regalando punti che, a conti fatti, si sono rivelati decisivi.

Altrettanto decisivo il muro difensivo composto dal duo Morgan-Huth. Il tedesco è un fedelissimo di Ranieri, che lo ha allenato anche ai tempi del Chelsea, il giamaicano uno dei più esperti, nonché capitano e unico calciatore ad aver giocato tutti i minuti di tutte le partite stagionali, un record vero e proprio. Per non parlare del rendimento in fase realizzativa dei due bodyguard: tre gol per Huth e due per Morgan, tutti dal peso specifico notevole. Alla base del successo c’è anche il lavoro infaticabile dei mediani Kanté e Drinkwater, una diga difficile da arginare per qualunque attaccante.

Il salto di qualità lo hanno dato Riyad Mahrez e Jamie Vardy. L’algerino ha attirato su di sé gli occhi di numerosi top club europei grazie alla sua tecnica sopraffina e alla facilità con cui va in gol e con sui serve ai compagni assist vincenti. Vardy è un centravanti puro, dotato di grande forza fisica e discreta tecnica, capace di segnare 22 gol in Premier League. Infine una menzione speciale per Claudio Ranieri. Il tecnico ha mostrato tutta la sua bravura, scrollandosi di dosso l’appellativo di eterno secondo datogli da Mourinho. Emblema di una stagione che resterà nella storia e nei cuori di tutti i fan di questo splendido sport.

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