Luci a led: guida pratica all'acquisto e al funzionamento

Dall'illuminazione industriale a quella domestica, il led, ha sostituito in modo definitivo le vecchie luci. Impossibile dunque farsi trovare impreparati, ecco tutto quel che c'è da sapere

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Il led è davvero un’invenzione straordinaria, che consente il passaggio di corrente davvero minima e l’emissione di una luce priva di infrarossi e ultravioletti. Led significa letteralmente Light Emitting Diodes, ed è quello che effettivamente le lampadine di questo tipo fanno. Senza usare filamenti o gas, l’illuminazione diventa più efficiente soprattutto dal punto di vista dei consumi, oltre che della durata.

La si usa praticamente ovunque, dalle automobili, ai negozi, alle insegne dei negozi e ormai i led stanno pian piano sostituendo tutte le lampade tradizionali. In termini di risparmio energetico, come abbiamo detto, le lampadine a led mantengono il 70% dell’emissione luminosa iniziale ancora dopo 50.000 ore, rispetto alle lampadine tradizionali.

L’alta efficienza di questi dispositivi è data dal fatto che emettono radiazioni anche al di fuori della banda luminosa visibile. Tradotto in numeri, l’efficienza luminosa dei led arriva fino a 120 lm/W, rispetto ai 13 lm/W delle lampade ad incandescenza. Inoltre, il led non inquina, non contiene gas nocivi e sostanze tossiche, senza saturare così l’ambiente.

Come sono fatte?

Le lampadine led sono composte dal cosiddetto diodo di luce emittente, il suo componente elettronico principale. Questo produce luce per emissione spontanea, una volta attraversato dalla corrente elettrica.

Esistono diverse grandezze e colori, ma quelle maggiormente utilizzate e diffuse sono di colore bianco. La produzione di lampadine a led è deputata a società leader nel settore, che in genere progettano e producono le stesse. Esistono diverse società che realizzano dispositivi per l’illuminazione stradale e industriale, oltre che domestica. Si parla di led per delle aree davvero vaste, magari destinate all’illuminazione architetturale e, perché no, anche decorativa.

Come cambiare le lampadine a led?

Cambiare le proprie lampadine a led è più facile di quanto si possa pensare. Si deve capire prima di tutto a che livello di potenza è la vecchia lampadina a incandescenza a cui sostituire il led. Ad esempio, se dobbiamo cambiare una 60W a incandescenza, si può usare una 9W a led. Il risultato sarà la stessa intensità di luce, ma un risparmio assolutamente garantito.

Possiamo usare una 9W a led anche in sostituzione di una la lampadina 23W a risparmio. Ci sono ovviamente diverse gamme di potenza, se non siamo certi è buona cosa consultare un elettricista o il personale specializzato del negozio in cui stiamo acquistando i nuovi prodotti.

Montare le lampadine a led è facile, la parte più complessa prima di capirne le corrispettive valenze resta semplicemente quella di procurarle. Una volta acquistate, quindi, procedete prima di tutto staccando la corrente; questo rappresenta sempre un vero e proprio obbligo. Dopodiché, una volta staccata la luce, possiamo seguire con lo svitare le lampadine preesistenti e con l’avvitare le nuove lampadine a led.

Tutto qui? Esatto, dal momento che una delle caratteristiche fondamentali di questi nuovi dispositivi è che sono perfettamente in toto compatibili sia con le tradizionali lampade a incandescenza, sia con quelle classiche alogene.

Non dimentichiamo, inoltre, le già citate lampadine a risparmio energetico, con cui è facile e veloce rimpiazzarle.

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