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L'ultima cena di Leonardo: stanziati 2,2 milioni

Il Ministero della Cultura e Eataly investono per ristrutturare 'L'ultima cena', affresco di Leonardo da Vinci in Santa Maria delle Grazie

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‘L’ultima cena’ di Leonardo da Vinci è una delle opere pittoriche di maggior rilievo del genio italiano per antonomasia. Per chi non lo sapesse, l’affresco si trova nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano. Secondo le fonti più attendibili dovrebbe essere stato dipinto fra il 1494 e il 1497. ‘L’ultima cena‘ negli anni è stata sottoposta a numerosi restauri che hanno permesso l’accesso a un numero crescente di visitatori. Ora sembra arrivato il momento per un intervento più importante e strutturale.

A fronte di una spesa di 2 milioni e 200 mila euro, il dipinto parietale guadagnerà 500 anni e si potrebbe anche triplicare il numero di turisti e appassionati d’arte che fanno visita. Perlomeno, questo è ciò che sostiene Dario Franceschini, Ministro della Cultura. Al progetto di restauro dovrebbe partecipare lo Stato ma anche Eataly che stanzierà parte dei fondi necessari all’impresa.

Il restauro de ‘L’ultima cena’

La celebre opera che raffigura l’ultima cena di Gesù Cristo sarà sottoposta a un intervento particolarmente importante che coinvolge anche l’ambiente in cui viene custodita. Proprio questa è la novità: non si interverrà solo sull’affresco ma su tutta la stanza perché l’habitat in cui un’opera vive ha un impatto importante su suo deterioramento.

Nell’ex-refettorio verrà installato un sistema di filtraggio dell’aria che ha lo scopo di igienizzare il microclima. L’impresa ha il suo costo, ma potrebbe far salire il numero dei visitatori a 1,2 milioni a fronte dei 400 mila del 2016. La fine dei lavori è prevista per il 2019, in occasione delle commemorazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo.

Investitori e sponsor

Il principale investitore dovrebbe essere lo Stato che pare arriverà a stanziare 2 milioni di euro per permettere tutti gli interventi necessari. Un contributo importante (di un milione di euro) arriva anche da Eataly, una delle aziende dell’imprenditoria illuminata che guarda all’eccellenza culturale nostrana.

Il ministro Franceschini si è espresso così: “Siamo orgogliosi di avere in Italia l’articolo 9 della Costituzione che promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica e la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico”. Farcenti, principale socio di Eataly, ha aggiunto: “Credo sia giusto per un’azienda mettere a disposizione una parte dei propri ricavi per un progetto così”.

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