Magic l'Adunanza: come inventare un gioco di carte di successo

Il gioco di carte collezionabili Magic l'Adunanza: un successo pluriventennale che narra la leggendaria storia di fantastiche creature e incredibili battaglie tra maghi

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Il gioco di carte da collezione Magic l’Adunanza, ideato nel 1993 da Richard Garfield è, ad oggi, il più quotato e, nella sua pluriventennale esperienza, ha riscontrato un successo senza precedenti! Conta oltre 20 milioni di giocatori e circa una settantina di set di espansioni, ideate per arricchire l’avventura.
Inizialmente, si trattava di un classico gioco di nicchia indirizzato solo ad una ristretta cerchia di persone. In seguito, subì uno slancio così impetuoso tale da renderlo il gioco di carte collezionabili (GCC) primo al mondo e avanguardia di tutti gli altri (vedi Pokémon , World of Warcraft etc).

Il gioco di carte è un concentrato di magie, artefatti e altre stregonerie a disposizione di un mago che lotta con altri maghi, al solo scopo di sconfiggere gli altri avversari in gara. È una sfida estrema disciplinata da una serie di regole generali, tra le quali fa capolino la cosiddetta regola d’oro di Magic che sentenzia, sempre e comunque, la prevalenza di una carta che osa contraddire una qualsiasi regola del gioco.
I giocatori di Magic l’Adunanza (dall’inglese, Magic the Gathering – MtG) prendono il nome di Planeswalker e hanno il dovere di esplorare il Multiverso per scoprirne i segreti, ma anche per sondare le profondità della loro stessa anima. Essi sono liberi di poter dominare l’intera storia ed il futuro.

Il gioco di carte Magic l’Adunanza presenta una mera azione strategica che si sprigiona attraverso l’uso di due carte: terre e magie. Le prime vengono messe in gioco spendendo il “mana” ossia l’energia fondamentale atta a compiere gli incantesimi; è l’elemento cardine degli infiniti piani del Multiverso, nonché arma specifica di ciascun mago.
Le seconde, invece, devono essere pagate con il mana. Nel gioco di carte ne esistono, chiaramente, altri tipi distinguibili tra permanenti-non permanenti, creature-artefatto, creature-incantesimo e terre-artefatto.

È opportuno dichiarare che il gioco di carte sia stato il mana assoluto di Richard Garfield, ed essendo in continua evoluzione, è lapalissiano doversi aspettare novità mai viste prima capaci di sconvolgere, persino, la storia leggendaria. E, soprattutto, pare doveroso affermare che non sia così nocivo come un videogame.

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