Mameli non è più provvisorio: diventa l'inno italiano ufficiale

18 Luglio 2017

La Camera ha dato il suo via libera: l’inno di Mameli non è più provvisorio, ma diventerà l’inno italiano ufficiale. “La Repubblica riconosce il testo del “Canto degli italiani” di Goffredo Mameli e lo spartito musicale originale di Michele Novaro quale suo inno nazionale” si legge nel testo approvato all’unanimità dalla Commissione Affari costituzionali della Camera.

Non tutti lo sanno, ma l’inno di Mameli non era mai stato ufficializzato ed era provvisorio dal 1946, anno in cui il Consiglio dei ministri, guidato da Alcide De Gasperi, scelse il brano come inno nazionale in occasione della cerimonia del giuramento delle Forze Armate che si sarebbe tenuto il 4 novembre successivo.

Per 71 anni dunque “Fratelli d’Italia” è stato utilizzato senza nessuna ufficialità. Tre legislature hanno tentato di ufficializzare l’inno di Mameli attraverso una legge, senza mai riuscirci. Nel 2012 un piccolo aiuto era arrivato dal regolamento 222, che prevedeva l’insegnamento di “Fratelli d’Italia” nelle scuole. A presentare questa nuova proposta di legge erano stati Gaetano Nastri, deputato di Fratelli d’Italia, e Umberto D’Ottavio, politico del PD.

Ma come è nato l’inno di Mameli? Era il 1847 quando Goffredo Mameli scrisse le parole de “Il Canto degli Italiani”. Da subito scartò l’idea di adattare il testo a musiche già esistenti e il 10 novembre inviò il suo lavoro a Michele Novaro. Il maestro rimase impressionato da quel lavoro e scrisse immediatamente la musica. Il 10 dicembre l’inno fece il suo debutto e venne presentato ai cittadini di Genova nel piazzale Santuario di Oregina suonato dalla banda municipale di Sestri Ponente.

Tremila persone assistettero all’esibizione e impararono immediatamente il testo, cantandolo. Da quel momento l’inno di Mameli venne utilizzato in moltissime altre occasioni, divenendo il simbolo dell’Italia che si ribellava agli austriaci e simbolo dell’orgoglio italiano. Nel corso degli anni la canzone è stata spesso criticata, altre volte esaltata. I tentativi di rendere l’inno ufficiale sono tutti falliti, almeno sino ad oggi. L’inno si prende la sua rivincita e sarà, a tutti gli effetti, il brano ufficiale del nostro paese.

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