I misteri della Grande Macchia Rossa di Giove

Sulla superficie di Giove si trova la Grande Macchia Rossa, una gigantesca tempesta rossa studiata da secoli e ricca di misteri

18 Luglio 2017

La Grande Macchia Rossa è una delle caratteristiche più conosciute di Giove, si tratta di un gigantesco ciclone che spira vorticosamente ed è visibile anche dalla Terra. Qualche tempo fa la sonda Juno si è avvicinata al pianeta per tentare di svelare i misteri che ancora avvolgono la Macchia Rossa.

Quanti anni ha la macchia di Giove? Secondo alcune fonti il primo “avvistamento” sarebbe avvenuto nel 1664 ad opera di Robert Hooke, fisico inglese, mentre nell’anno seguente sarebbe stata descritta anche dall’italiano Giovanni Cassini. Per gli scienziati dunque si troverebbe lì da circa quattro secoli.

Gli ultimi rilievi hanno mostrato come la Macchia Rossa si stia rimpicciolendo. Scomparirà? Nel 1979 il suo diametro era di 25 mila km, mentre oggi si è ridotto a 16 mila. Il restringimento tuttavia non è uniforme e, se dal 2012 al 2014 è stato piuttosto rapido, ultimamente sembra essere diminuito.

Cosa alimenta la Grande Macchia Rossa? Numerose ricerche hanno mostrato come sia alimentata dai vortici generati dalle correnti a getto che si trovano nell’atmosfera del pianeta. Al centro del vortice ci sarebbe del materiale che trasporta verso l’alto il calore tenendo attiva la tempesta.

Da cosa deriva il suo colore rosso? Gli scienziati non sono riusciti stabilirlo, dopo secoli di osservazioni. In realtà non è sempre rossa, ma diventa anche ruggine, arancione e spesso salmone. I diversi colori potrebbero essere provocati dalla reazione delle sostanze chimiche (zolfo, fosforo e idrocarburi) che si trovano all’interno del vortice.

La zona superficiale della Grande Macchia Rossa è fredda. In quell’area le nubi si condensano ed espandono diventando dei cristalli di ghiaccio. Il cuore della tempesta, caratterizzata dal colore rosso scuro, è invece caldissimo, a causa della stagnazione dei venti. La Grande Macchia Rossa resta comunque uno dei più grandi misteri dell’Universo e la caratteristica più nota di Giove. La sonda Juno con la sua ultima missione è riuscita a svelare qualcosa di più su questo fenomeno, ma tanti interrogativi restano  ancora in attesa di risposta.

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