Notte di San Lorenzo: dove e quando vedere le stelle cadenti

Nella notte di San Lorenzo nel cielo appariranno migliaia di stelle cadenti: ecco come, dove e quando vederle, per non perdersi lo spettacolo

9 Agosto 2017

La notte di San Lorenzo sta per arrivare e tutta Italia si prepara ad ammirare le stelle cadenti. Il 10 agosto e le notti seguenti infatti la Terra si troverà nell’orbita della Cometa Switft Tuttle. Sarà quello il momento in cui attraverseremo le Perseidi, il fitto sciame di meteore, che, entrando nella nostra atmosfera a velocità elevata, si trasformeranno in una scia luminosa. Tradizionalmente questo evento viene chiamato anche la notte delle “lacrime di San Lorenzo”, in riferimento a quelle versate secoli fa dal martire, che venne bruciato sui carboni ardenti.

La festività, creata dai cristiani, nel tempo ha iniziato ad assumere sempre più una connotazione positiva, sino a trasformarsi in una sera in cui si ammirano le stelle cadenti in cielo e si affidano a loro i propri desideri. La ricorrenza, come per il solstizio d’inverno e quello d’estate, è legata ad alcuni culti degli Antichi Romani. Per questo popolo infatti le Perseidi coincidevano con lo sperma del dio Inuo-Priapo che cadeva sulla Terra per rendere fertili i campi e facilitare il raccolto.

Secondo quanto riportato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica, quest’anno lo sciame di meteore sarà ancora più spettacolare e affascinante. Ma quando sarà il momento migliore per osservare le stelle cadenti? Per gli esperti si potranno ammirare per oltre una settimana, ma il periodo migliore per avvistarle è la notte fra l’11 e il 12 agosto.

Per godersi al meglio lo spettacolo nella notte di San Lorenzo, si consiglia di scegliere luoghi bui, questo perché la maggior parte delle stelle hanno una luce debole, quindi potrebbero essere disturbate da un’illuminazione artificiale. Il posto perfetto sarebbe il deserto di Acata, in Cile, dove il buio è totale, ma se non potete meglio il Sud, del Nord, dove l’inquinamento luminoso è alto. Per osservarle non servono strumenti particolari, ma l’occhio nudo oppure un semplice binocolo.

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