La playlist di Franco Ricciardi alla scoperta del sound di Napoli

In attesa del live di Milano, che si terrà il 25 ottobre all'Alcatraz, ci addentriamo con Franco Ricciardi alla scoperta della musica napoletana

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Franco Ricciardi Fonte: Redazione

Fra sonorità contemporanee e musica tradizionale napoletana, Franco Ricciardi ci regala la sua personalissima playlist “for dummies” per addentrarsi nel nuovo sound di Napoli: un modo per scoprire ancora più da vicino la sua arte e i suoi gusti musicali. Classe 1966, l’artista è nato nel quartiere di Secondigliano e da qui ha iniziato la sua avventura nel mondo della musica. La prima esibizione – nel 1995 – lo portò a cantare al Teatro Tenda PalaPartenope davanti a 6 mila spettatori e da quel momento l’ascesa verso il successo non si è mai interrotta.

Il viaggio musicale che intraprendiamo insieme a Franco Ricciardi ha come filo rosso “la ricerca dell’emozione”, tiene a sottolineare lui stesso. Si inizia con “Che Dio Mi Benedica” di Luchè e “Faciste Peccato” di Ivan Granatino, due protagonisti assoluti della nuova scena napoletana. Fra gli artisti contemporanei scelti del cantante c’è anche Nto’, che troviamo sia in “Nuje Vulimme ‘na Speranza” insieme a Lucariello, “Quando passi” e “Toggiur” in coppia con Christian Revo. Nella playlist dell’artista trovano posto anche “Tutt’egual song’ ‘e criature” di Enzo Avitabile e “Nisciuno maje” di Anthony, brano che Franco definisce viscerale. Il termine che non ama – e ce lo confessa – è neomelodico, in quanto va ad etichettare un genere che di fatto non esiste. Meglio parlare di pezzi popolari napoletani, così ama definirli. Il nostro viaggio nella musica napoletana in compagnia di Franco Ricciardi prosegue con “Lasciarsi andare” di Coco feat. Luche e “Maradona” di Vale Lambo, per concludersi poi con “Anna Verra’” di Pino Daniele, colonna portante della musica italiana e simbolo della città partenopea.

Come ci racconta al telefono, pur riuscendo ad essere un fan di se stesso, non ama autocelebrarsi: è per questo che ha preferito inserire nella playlist neanche uno dei suoi pezzi, nonostante glielo avessimo chiesto. Nella sua carriera conta collaborazioni importanti, da Guè Pequeno a Clementino, fino ai 99 Posse. Il 2014 è stato per Franco un anno particolarmente fortunato, con la conquista del David di Donatello grazie al brano “A verità”, inserito nella colonna sonora del film “Song’e Napule”. Nello stesso anno è uscito anche “Figli e figliastri”, un disco con 14 tracce e collaborazioni importanti, da Rocco Hunt, a Ivan Granatino, sino a Lucariello ed Enzo Dong. Il 2017 – invece – è l’anno di “Blu“, un album solista decisamente introspettivo, omaggio al nuovo sound di Napoli.

Di recente Franco Ricciardi è stato uno dei protagonisti della Mostra del Cinema di Venezia grazie ad “Ammore e Malavita”, film dei Manetti Bros vincitore del premio come miglior colonna sonora, in cui recita accanto a Claudia Gerini. La sua voce è stata scelta anche per lo spot di Dolce & Gabbana, diretto da Matteo Garrone, che ha come protagonisti per i vicoli di Napoli le star della serie “Il trono di spade”: Emilia Clarke e Kit Harington.

Nel frattempo, il prossimo 25 ottobre l’artista si esibirà all’Alcatraz di Milano per il Blu Tour, che lo ha portato in giro per l’Italia durante tutta l’estate. Quando gli chiediamo se è pronto a “conquistare” Milano, ci rivela che “la cosa più importante sarà passare una bella serata e divertirsi: il pubblico lo avverte, è un fatto epidermico. La musica non ha un linguaggio, ha solo emozione”.

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