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Punto L, l’orgasmo maschile passa da qui. Istruzioni per l’uso

Sai che esiste un corrispettivo maschile del Punto G? Si chiama "Punto L" e garantisce un piacere incredibile durante l'orgasmo.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

L’orgasmo è il punto di massimo piacere nell’esperienza sessuale, un momento di estasi e appagamento che può essere difficile descritto con le parole. Sia in letteratura scientifica che in quella leggera, molto si è discusso sull’orgasmo femminile nel corso degli anni, meno attenzione è stata dedicata all’orgasmo maschile. E questo è facilmente intuibile dal fatto che la presenza del famigerato punto G nelle donne sia ben nota, mentre c’è molta meno chiarezza riguardo a un possibile punto equivalente negli uomini, capace di intensificare il piacere sessuale. Tuttavia, recenti studi hanno portato alla luce la teoria del punto L, così denominato dal nome di una famosa sessuologa, la dottoressa Elisabetta Leslie Leonelli, che ha individuato per la prima volta la sua presunta ubicazione.

Ma se esiste davvero un punto L capace di stimolare l’orgasmo maschile in maniera simile al punto G femminile (e anche su questo, in tanti dicono che non esiste), questo potrebbe rappresentare una scoperta fondamentale nell’ambito della sessualità maschile. Andiamo quindi a capire dove si trova questo punto, come funziona e soprattutto come stimolarlo, per un’esperienza intima che travalichi i confini delle nostre conoscenze…

Dove si trova il punto L nell’uomo

Il punto L, noto anche come “punto P” o “Prostatic Spot”, rappresenta una preziosa zona erogena maschile che, una volta stimolata, è capace di suscitare nell’uomo un piacere profondo e prolungato, avvertito in tutto il corpo. Questo almeno secondo quanti ne hanno sperimentato gli effetti diretti.

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Per individuare il Punto L, è necessario dirigere l’attenzione a circa 4-5 centimetri all’interno del retto, precisamente in corrispondenza della ghiandola prostatica. Quest’ultima – che è una minuscola ghiandola muscolare posizionata sotto la vescica e circondata dal retto e dal pene – rappresenta la sede chiave di questa zona erogena maschile. La collocazione interna del punto L va quindi immaginata alla base del pene, tra i testicoli e l’ano.

Oltre a fungere da zona erogena, la ghiandola prostatica riveste un ruolo di primaria importanza per la salute riproduttiva maschile. Questa ghiandola produce un liquido pre-seminale che ha il compito di proteggere gli spermatozoi e viene rilasciato durante l’eiaculazione o in alcune fasi precedenti durante il rapporto vero e proprio o anche solo nell’erezione.

La straordinaria intensità e la durata prolungata del piacere che si sperimenta stimolando il punto L nell’uomo sono in parte attribuibili alla densità delle terminazioni nervose presenti in questa zona.

Punto L e massaggio prostatico: come effettuarlo

La zona sensibile in cui risiede il punto L può essere stimolata in diversi modi, tra cui il massaggio, la penetrazione e il rapporto orale, offrendo un ventaglio di possibilità per sperimentare sensazioni uniche e intense.

La pratica del massaggio prostatico, volta a stimolare questa area, si rivela vantaggiosa non solo per il raggiungimento dell’orgasmo maschile, ma anche per una serie di benefici aggiuntivi che ne derivano.

Si distinguono due tipologie di massaggio prostatico: esterno e interno.

Il massaggio esterno è un metodo relativamente semplice che implica l’applicazione di una pressione delicata nell’area perineale. Questa tecnica, eseguita con movimenti lenti e regolari, consente di stimolare il punto L in modo non invasivo e può essere una buona opzione per coloro che preferiscono un approccio meno diretto.

Il massaggio prostatico interno, invece, rappresenta il metodo più completo e efficace, ma richiede una certa delicatezza. Questa pratica comporta il massaggio della prostata dall’interno dell’ano utilizzando un dito, di solito l’indice, o sex toys appositamente progettati. Una volta individuata la ghiandola prostatica, che si trova a una profondità di circa 5-7 centimetri, è possibile esercitare movimenti delicati e ripetitivi per stimolare direttamente e intensamente il punto L. Per garantire una pratica più agevole e confortevole, è consigliabile l’uso di un lubrificante.

Qualora si decide di effettuare questa pratica, che sia un massaggio prostatico esterno o interno, è di fondamentale importanza procedere con delicatezza e rispetto per l’anatomia e le preferenze personali, assicurandosi di comunicare apertamente con il partner per garantire una pratica sicura e che sia piacevole per entrambi.

Come si fa a capire quando un uomo ha un orgasmo?

Nonostante i luoghi comuni estremamente banalizzanti che spesso circondano la sfera sessuale maschile, l’eccitazione e l’esperienza orgasmica dell’uomo sono in realtà più intricate e complesse di quanto generalmente percepito nell’immaginario collettivo. Questo è particolarmente evidente in pratiche come la stimolazione prostatica, le quali possono talvolta scontrarsi con costrutti culturali e pregiudizi sulla virilità, potenzialmente limitando la piena comprensione e l’accettazione del piacere sessuale.

L’orgasmo maschile rappresenta la liberazione di una tensione sessuale accumulata durante le fasi precedenti e dà luogo a diverse modificazioni fisiologiche. Sebbene non sia ancora del tutto chiaro come il sistema nervoso e i meccanismi biochimici inneschino il riflesso orgasmico, è noto che i fattori sia fisici che psicologici svolgono un ruolo chiave in questo processo. Interessante è il fatto che la stimolazione fisica dei genitali non è sempre essenziale: alcuni individui possono sperimentare l’orgasmo concentrandosi semplicemente sulle proprie fantasie erotiche.

Nell’uomo, le sensazioni orgasmiche tendono a concentrarsi principalmente sul pene. L’eiaculazione è accompagnata da contrazioni ritmiche delle vescicole seminali, dei vasi deferenti, della prostata e dei dotti eiaculatori, che spingono lo sperma nell’uretra poco prima dell’eiaculazione. Questo processo coinvolge l’intero canale uretrale che espelle il seme fuori dal corpo, con contrazioni iniziali più intense e ravvicinate, seguite da contrazioni più deboli e distanziate. Durante questo periodo, si possono notare anche contrazioni dello sfintere anale e dei muscoli del pavimento pelvico.

Gli uomini, inoltre, a differenza delle donne, poco prima dell’orgasmo percepiscono una fase di “inevitabilità eiaculatoria“. Si tratta di un istante in cui riconoscono l’imminenza dell’eiaculazione e comprendono che non possono più contenerla: qualunque cosa accada essa avrà luogo.

L’orgasmo, oltre a generare sensazioni estremamente intense e piacevoli, è spesso accompagnato da un leggero annebbiamento della coscienza e da una temporanea perdita di percezione dell’ambiente circostante, contribuendo a rendere l’esperienza un momento di totale coinvolgimento emotivo e fisico.

Perché il massaggio prostatico per gli uomini è ancora un tabù?

La pratica del massaggio prostatico e l’attenzione al Punto L rimangono temi tabù all’interno della sfera sessuale eterosessuale, spesso associati a preconcetti riguardanti il proprio orientamento sessuale. Il piacere anale maschile viene erroneamente stigmatizzato come un’esperienza legata esclusivamente all’omosessualità, generando una forte resistenza nell’esplorare questa fonte di piacere. Molti uomini, a dirla breve, si precludono questa pratica poiché considerata qualcosa “da gay”.

Esiste quindi una diffusa avversione a sperimentare sensazioni associate alla stimolazione prostatica. Come abbiamo detto, questo avviene per la paura (conscia o meno) che ciò possa essere interpretato come un’adesione a un orientamento sessuale diverso da quello eterosessuale. Ciò porta quindi molti uomini a respingere l’idea di esplorare il proprio corpo in questo modo, temendo di essere giudicati o stigmatizzati.

Inoltre, gli uomini eterosessuali spesso trovano difficile accettare di ricevere piacere in una posizione passiva. L’idea predominante di piacere sessuale è spesso limitata all’erezione e all’eiaculazione, e l’accettazione di una posizione di ricevente può essere erroneamente interpretata come un’azione che “femminizza” il proprio ruolo sessuale. Ancora una volta, c’entrano gli stereotipi di genere, oltre a quelli sull’orientamento sessuale.

A tutto ciò si aggiunge un’ampia diffidenza nei confronti di tutto ciò che riguarda la sfera anale, non solo da parte maschile. La percezione comune di quest’area del nostro corpo contribuisce a mantenere una barriera culturale che impedisce agli uomini di esplorare e apprezzare appieno la pienezza del piacere sessuale che il massaggio prostatico potrebbe offrire. Tuttavia, una maggiore consapevolezza, educazione e apertura mentale possono aiutare a superare tali barriere e a riconoscere il valore e la diversità del piacere sessuale maschile.

Alla base del piacere c’è sempre la comunicazione

Quello che abbiamo detto finora è pura teoria, per quanto sostenuta da dati affidabili provenienti da statistiche, interviste, testimonianze personali e studi approfonditi. Tuttavia, è fondamentale riconoscere che ogni individuo è unico, e la percezione del piacere è soggettiva e si manifesta in modi diversi per ciascuno di noi.

Inoltre, il piacere sessuale è influenzato dall’interazione tra due persone, ognuna con il proprio mondo di essere unico e imprevedibile.

Per questo motivo, gli esperti sottolineano l’importanza della comunicazione aperta con il proprio partner e della sperimentazione condivisa. È essenziale chiedere al partner di esprimere apertamente i suoi desideri, le sue fantasie e le pratiche che vorrebbe praticare, superando qualsiasi imbarazzo o riserva.

Tutto questo è in grado di favorire una complicità sana e un desiderio condiviso di esplorare le emozioni reciproche. Questo dialogo bidirezionale costituisce un fondamentale scambio, in cui si condividono desideri, fantasie e aspirazioni. Attraverso una comunicazione aperta, è possibile raggiungere un’intesa più profonda non solo a livello fisico, ma anche psicologico.

La conoscenza reciproca consolida il legame di coppia, arricchisce la relazione e migliora la qualità dei momenti di intimità, potenziando così la sintonia della coppia, non solo a letto.

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